Dalle sezioni del PCL

Marzabotto una strage che vogliono dimenticare

6 Ottobre 2008

Pretendono la pacificazione
e al contempo a Predappio fanno i soldi
sulla pelle dei nostri morti!

Da tempo è in atto un perverso meccanismo di rimozione storica, una sorta di pericolosa amnesia collettiva. Per questo, oggi, nel ricordare le vittime della ferocia nazifascista a Marzabotto, ci chiamiamo fuori dal coro bipartisan "conciliazionista".

Le vittime di Marzabotto gridano vendetta di fronte a chi vorrebbe archiviare il passato come "superato". Anche perché, mentre Pd e Pdl auspicano di archiviare la brutalità di un regime e dei suoi alleati in nome della "conciliazione nazionale", negli ultimi mesi si sono verificate nuove e preoccupanti violenze fasciste e i nostalgici del ventennio si apprestano a fine mese ad invadere Predappio per celebrare la marcia su Roma, con il silenzio complice della giunta comunale di centrosinistra (PD-PRC)!

Non si può continuare ad assistere indifferenti a questi eventi che celebrano dittatura, violenza, guerra e razzismo. Il Comune di Predappio non può considerare il pellegrinaggio neofascista solo in termini economici. Non si può accettare che si difendano i profitti dei negozianti di cimeli nazifasciti, calpestando la memoria di chi è stato vittima di quel regime!

Per questo come Partito Comunista dei Lavoratori abbiamo avanzato la rivendicazione che a Predappio venga decretato il lutto cittadino e ci siamo appellati a tutta la cittadinanza affinché aderisca ad una mobilitazione di boicottaggio del "turismo nero".
Invitiamo inoltre tutti gli antifascisti e le associazioni antifasciste ed antirazziste a cominciare dall'ANPI a inviare lettere di protesta alla giunta Comunale di Predappio affinché non sia più complice di tale nefandezza!

D'altra parte, siamo consapevoli che oggi non si può arginare il problema creato in decenni, agitando un antifascismo parolaio e rituale, che in questi anni ha rappresentato, semmai, una delle premesse alla "riapertura delle fogne". Rivendichiamo quindi una politica antifascista dal basso che parta dai lavoratori, dai disoccupati e dagli studenti, a cominciare da ora, perché quello che serve è una battaglia politica serrata con ogni mezzo da parte della classe operaia in opposizione ai continui attacchi a diritti acquisiti.

Partito Comunista dei Lavoratori

pcl Bologna

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FONTE

  • info@pclavoratori.it