Dalle sezioni del PCL
DIETRO IL BOOM DELLA NAUTICA
21 Luglio 2008
da L'eco Apuano mensile di lotta della Provincia di Massa- Carrara
Ogni giorno la stampa da grande lustro al boom della nautica, soffermandosi a descrivere l'alta qualità degli yacht sfronato dai vari cantieri. Ogni giorno i vari mass-media ci aprlano di Azimut-Benetti, San Lorenzo, Maiora, Perini ecc.
La nautica è un settore in forte espansione tra i più significativi per occupazione e numero di imprese sul territorio, ha, però, un rovescio della medaglia non altrettanto positivo, dove il fattore lavoro presenta numerose criticità. Nessuno parla delle maestranze che in quei cantieri lavorano. Nessuno parla di quanto sudore e sofferenza ci vogliono per far si che il ricco armatore di turno possa fare la sua sfilata in Sardegna, in Costa Azzurra. Nessuno dice che per fare quegli splendidi yacht ci sono voluti appalti, sub-appalti, precarietà, paghe conglobate illegali. Nessuno parla dei rischi: dei resinatori e dei carrozzieri e verniciatori che respirano ogni giorno veleno. Dei carpentieri che si fanno 12 ore al giorno, dei turni di lavoro massacranti, dei contratti precari, di 3 Euro l'ora di paga delle Cooperative.
Ora basta.
I lavoratori non devono più essere sfruttati, non sono più disposti a subire passivamente. Basta essere sacrificati sull'altare del guadagno di pochi sulla vita molti.
La nautica è un settore veramente a due facce. C'è una grande frammentazione delle imprese che non rispettano nessuna regola, dai contratti alla sicurezza. La cantieristica da diporto si è affermata solo di recente, distinguendosi tuttavia per gli alti tassi di crescita, e le elevate performance economiche, ma questo non deve far dimenticare le condizoni dei lavoratori. Vogliamo il riconoscimento delle mansioni di : resinatore, carrozziere-verniciatore, carpentiere, come lavori usuranti a fini salariali e pensionistici, i corsi di formazione professionale per gli apprendisti e un maggiore investimento per la sicurezza del e sul lavoro.
Battiamoci per un contratto unico dei lavoratori della nautica che abbia come base di partenza un vero recupero salariale rispetto al reale costo della vita.