Dalle sezioni del PCL
Il rischio è perdere i turisti
13 Luglio 2008
dal Tirreno
CARRARA. La protesta dei bagnanti della spiaggia libera accanto al porto rappresenta una realtà abbandonata da tutti. Lo dichiara Nicolò Menchelli del Partito comunista dei lavoratori.
Nel corso degli anni, questa zona di arenile è sempre stata in balia dei vandali, danni, sporcizia, siringhe, tutto alla faccia dei cittadini e il Comune non ha mosso una foglia - scrive Menchelli-I turisti che vengono a Marina rimangono basiti di fronte alla totale disorganizzazione del nostro litorale, figuriamoci gli assidui frequentatori della spiaggia libera.
Bisogna intervenire subito - continua - per salvare una stagione estiva fallimentare che ha maturato numerose polemiche. Siamo la capitale mondiale del marmo e non sappiamo sfruttare questa risorsa, abitiamo in una zona invidiata da tutti e non riusciamo a creare niente di buono. La giunta comunale dovrebbe riflettere a lungo sui problemi della città e non avventurarsi in operazioni spericolate come sempre.
Tra i cittadini - va avanti Menchelli si avverte una sensazione, speriamo che resti tale, che le spiagge libere siano destinate a scomparire e che i beni pubblici siano sempre più destinati a essere privatizzati. Se il Palazzo non fornisce servizi pubblici balneari adeguati questa zona sarà sempre meno affollata e cadrà in mano ai privati, come il 90% dell'arenile carrarese. La spiaggia libera non deve essere privatizzata.