Dalle sezioni del PCL

Remigrazione vuol dire deportazione. Sbarriamole la strada

No al convegno fascista di Modena

18 Dicembre 2025
modenaremigrazione


Le fogne del capitalismo in decadenza vomitano le loro scorie. Tra queste la remigrazione.

L’estrema destra ne ha fatto un elemento identitario. Si tratterebbe né più né meno della deportazione forzata di migliaia di cittadini colpevoli soltanto di essere originari di altri paesi. La scusa è la solita: la sicurezza. In realtà non esistono dati che confermino la compromissione della “sicurezza” dei cittadini dovuta alla presenza della popolazione immigrata, mentre è certo che le pulsioni che sottendono la remigrazione siano di chiaro stampo razzista e suprematista.

Le destre a livello mondiale si stanno intestando il concetto. Così Trump con la sua campagna ossessiva contro la popolazione immigrata con tanto di istituzione di una polizia specializzata nella caccia all’uomo.

Occorre fermare questa spirale violentemente razzista e fascista con i metodi della lotta di classe.
L’ondata razzista e repressiva colpisce infatti dai due lati dell’Atlantico una parte considerevole della classe lavoratrice e del proletariato.

I raduni fascisti vanno contestati organizzando la più grande presenza del mondo sindacale, del mondo associativo e di tutte le realtà politiche che fanno riferimento alla classe lavoratrice.

Dobbiamo essere consapevoli che finché perdurerà questo capitalismo putrescente e parassitario, nella sua forma imperialista e oppressiva di tutti i popoli del mondo, la deriva verso una società razzista e autoritaria sarà ineluttabile.

Solo costruendo le condizioni per un’alternativa anticapitalista di società, diretta verso il socialismo tramite l’azione rivoluzionaria del governo delle lavoratrici e dei lavoratori, si potrà ripulire la società da ogni pulsione fascista, razzista e suprematista.

Partito Comunista dei Lavoratori - Emilia Romagna

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