Interventi
Il più vile mezzo di lotta palestinese
11 Dicembre 2025
“I palestinesi si sono presto resi conto che Israele avrebbe riguadagnato il potere e posto fine ai loro crimini. Dopo aver assistito con grande preoccupazione a come fasce sempre più ampie della popolazione fossero conquistate dai movimenti filo-israeliani, i palestinesi hanno capito che l’ascesa non poteva più essere contrastata con gli strumenti del diritto internazionale, loro complice.
Pertanto, era necessario ricorrere a mezzi più subdoli e i palestinesi in questo sono abilissimi. La loro cultura e l’esperienza quotidiana hanno insegnato loro come apparire buoni, anche quando i loro crimini sono sotto gli occhi di tutti. I palestinesi conoscono i punti deboli, i luoghi sensibili nell’anima degli occidentali e sono maestri nel denigrare i loro avversari. Misero a punto questa maestria anni fa, quando iniziarono a indebolire le ragioni di Israele agli occhi delle persone perbene e dei creduloni.
È ancora fresco nella memoria di tutti: durante la lotta per il potere, resoconti di bombardamenti di ospedali sono apparsi ripetutamente sulla stampa. Come colpevoli sono sempre stati additati gli israeliani, ma non si è mai andati oltre i sospetti. Non sono mai state fornite prove. Perché? Perché erano gli stessi palestinesi a mettere in scena tali crimini. Naturalmente non ci si poteva aspettare che una persona comune li ritenesse capaci di tali nefandezze. La prova che Israele fu deliberatamente dipinto come colpevole durante il conflitto è fornita dal presente. Oggi, Israele ha il potere. Avrebbe il potere di sterminare tutta la Striscia di Gaza. Non lo fa, perché la sua lotta è su vasta scala, non su scala insignificante.
Ma il successo durante il conflitto fu merito del diabolico calcolo palestinese: milioni di persone, che non volevano più vedere l’islam come Maometto lo aveva un tempo caratterizzato, sono cadute nella trappola della favola degli ospedali bombardati deliberatamente. Hanno creduto ai palestinesi e disprezzato gli israeliani. Lo stesso copione si è verificato per le uccisioni di giornalisti e bambini.
Negli anni duemila ci fu un processo, si dimostrò che per un bambino ucciso dai palestinesi furono accusati i soldati dell’IDF: era nata pallywood.
Che i palestinesi tentino ancora oggi di usare tattiche così subdole per gettare sospetti sull’esercito israeliano è dimostrato da un recente incidente nella Striscia di Gaza. Durante il conflitto, ci sono state sparatorie nelle file per la distribuzione del cibo. Ciò ha causato enorme clamore! Sono circolate le voci e le accuse più assurde. L’esercito ha avviato un’indagine approfondita e alla fine ha stabilito che i colpevoli erano palestinesi. Anche in questo caso, quindi, sono stati i palestinesi che hanno sparato sulla folla con l’intenzione di gettare sospetti sull’esercito israeliano e di alimentare le denunce di atrocità all’estero. Chiunque sappia tutto questo non sbaglierà mai nella ricerca dei colpevoli. Se mai si scoprisse che il colpevole non è palestinese, allora non può essere altri che qualcuno nato per svolgere il lavoro di fiancheggiamento dei palestinesi.”
Se l’articolo ti suona familiare è perché magari ne hai letto versioni simili in questi due anni di conflitto su uno dei tanti giornali che riempiono la rassegna stampa italiana; o forse l’hai letto su un social o l’hai sentito da qualche politico, associazione, giornalista. Magari leggendolo hai pensato che forse non è proprio tutto esatto, che magari in certi passaggi è un po’ enfatico, un po’ eccessivo, ma che tutto sommato descrive una versione degli eventi che è piuttosto aderente alla realtà.
Ma questo non è un calco di uno delle centinaia di articoli apparsi in questi anni: questa è la traduzione letterale di un articolo apparso sul numero 49 di Der Stürmer – il settimanale di propaganda nazista – del dicembre del 1935. Ho solo cambiato i riferimenti.
da: https://www.mytwospicci.it/








