Dalle sezioni del PCL

TROPPI RITARDI SULL’EX AREA DEMANIALE: AGEVOLATE LE SPECULAZIONI, RISCHIO DI SERRATA

18 Maggio 2008

dal TIRRENO

MARINA DI CARRARA. < Area demaniale, siamo alla fine: e il Comune sembra ormai deciso a far passare la linea degli investitori campano-romani >.
Lo dice Nicolò Menchelli del Partito Comunista dei lavoratori.
< Ormai siamo agli sgoccioli, Giovanni Ilari è uscito troppo tardi sulla vicenda dell’area demaniale di Marina di Carrara – scrive Menchelli. Circa due mesi fa mi ero occupato personalmente di questo problema, incontrando i titolari delle varie strutture che erano e sono tuttora visibilmente disperati, il rischio è di perdere hotel e locali costruiti con la fatica di una vita di lavoro >.
< Alcuni di loro – continua Menchelli – si erano appellati anche a Bogazzi, altra volpe industriale, pur di non far passare la cordata di Marano. Come ha detto il consigliere di Forza Italia, Giovanni Ilari, la responsabilità principale sta nell’operato delle istituzioni, il Comune, che permetterebbe una grossa speculazione edilizia. Il piano della cordata romano-campana è semplice, una volta acquistati i 10 ettari la rivenderebbero a prezzi esorbitanti agli imprenditori che da anni ci lavorano > .
E per il rappresentante del Partito Comunista dei lavoratori i giochi sarebbero già fatti. < Il Palazzo ovviamente senza denaro perché impantanato nella strada dei Marmi, sarebbe ormai deciso a cedere – scrive – Il rischio di serrata di queste attività è enorme con conseguenze disastrose sul piano occupazionale, dalla Caravella al Saint Vincent ci lavorano circa 50 persone. Come sempre a subire le conseguenze di politiche fallimentari sono gli operai,. Non si può permettere al grande capitale finanziario e immobiliare di venire a fare il bello e il cattivo tempo a Marina di Carrara. Occorre fare fuoco e fiamme a livello di principio per affossarlo in blocco >.

Nicolò Menchelli PCL Massa-Carrara

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FONTE

  • menche@interfree.it