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Argentina. Milei e i violinisti del Titanic

25 Settembre 2025

L'immagine dell'eccentrico personaggio con la motosega in mano, che si atteggiava a ribelle e prometteva di cambiare il paradigma dell'Argentina, è svanita nel nulla. A meno di due anni dall'inizio del mandato, Milei e il suo governo non esprimono altro che tangenti, austerità e decadenza

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UN ACCUMULO DI SCONFITTE

La sconfitta parlamentare dei veti che Javier Milei voleva imporre sull'emergenza pediatrica dell'ospedale Garrahan e sul finanziamento universitario non è un fatto isolato. È il punto di condensazione di una crisi che stava avanzando e che è il portato del crollo elettorale a Buenos Aires, degli scandali di corruzione nel cuore della Casa Rosada, della rabbia sociale espressa nelle strade, nelle università e negli ospedali, e di un crollo economico che i mercati non riescono più a mascherare.

Il “leone” che prometteva di spazzare via la politica tradizionale ora appare con le spalle al muro e incapace di imporre le proprie condizioni sia in Parlamento che nelle piazze.

Mercoledì scorso è apparso chiaro che i rapporti di forza sono cambiati. Milei non è più in grado di raccogliere alleati parlamentari sufficienti per sostenere il proprio programma, come dimostrano i due terzi dei voti raggiunti contro i suoi veti. Ma questa vittoria non è nata dal nulla, bensì è il risultato diretto della mobilitazione di massa dei lavoratori della sanità, dell'ospedale Garrahan, degli studenti e degli insegnanti, che per settimane hanno sostenuto la protesta, ottenendo un sostegno sociale senza precedenti e costringendo l'opposizione a muoversi. Il Congresso ha votato sotto la pressione di migliaia di persone al di fuori del Congresso, e questa è la lezione principale: senza lotta nelle strade non ci sono conquiste.

La mobilitazione davanti al Congresso è stato un momento storico. Migliaia di persone hanno marciato dal Garrahan fino alla piazza, in un corteo che si è unito alla marea studentesca arrivata da diverse parti del Paese per un corteo nazionale. La manifestazione unitaria del personale sanitario, seguita dagli interventi delle associazioni universitarie e dei sindacati, ha simboleggiato la convergenza tra sanità e istruzione in difesa dei diritti fondamentali. La piazza è esplosa quando è stata confermata la sconfitta parlamentare dei veti, segnando una vittoria della mobilitazione popolare su un governo che sa solo applicare misure di austerità e reprimere.

Il problema per Milei non si limita a questa sconfitta. Anche il Senato ha respinto il veto all'erogazione dei contributi del ministero del Tesoro, e si prepara a respingere misure analoghe per il Garrahan e le università, in ottobre.

Nel mentre, l'economia sta attraversando un periodo di turbolenze. La scorsa settimana il dollaro ha superato i 1500 pesos, il rischio paese è salito alle stelle e la Banca Centrale ha bruciato più di 430 milioni di dollari in due giorni senza riuscire a frenare la corsa. Venerdì Caputo (ministro dell'economia del governo Milei, ndt) ha dovuto “chiedere tempo” perché la corsa minacciava di bruciare altre riserve.

In risposta, il governo ha tirato fuori il salvadanaio delle elemosine e si è recato negli Stati Uniti per pregare la generosità di Trump chiedendo un possibile anticipo economico che gli consenta di superare la crisi, almeno fino a ottobre. Quando si cercano soluzioni all'estero è perché non tutto va secondo i piani.

A ciò si aggiungono le registrazioni audio di Spagnuolo (1), che tornano a coinvolgere direttamente il presidente Milei e sua sorella Karina in un enorme scandalo di corruzione. Anche se Milei accusa un boicottaggio ai suoi danni da parte dell'Intelligenza Artificiale, la realtà è che le registrazioni audio hanno finito per rendere chiaro pubblicamente che la sua bandiera anticasta non è mai esistita.


COLPI SU COLPI

Lungi dall'arroganza del 2024, Milei è apparso a reti unificate sconfitto e sulla difensiva: senza motosega, promettendo aumenti minimi di bilancio e presunte misure di sollievo per i pensionati e le persone disabili. Il suo è stato un discorso debole, demagogico e senza alcun impatto né sui mercati né sull'opinione pubblica. Il governo sta vivendo il suo momento peggiore, ha perso capacità di guida nel Congresso, nelle strade e persino nella narrativa.

È l'inizio della fine? Nessuno può dirlo con certezza. L'apparato di Stato, il Fondo Monetario Internazionale e i governatori cercano ancora di sostenerlo, e il peronismo punta a logorarlo per capitalizzare alle urne, ma non a combatterlo fino alla fine. La dinamica è però evidente: ogni sconfitta politica approfondisce la crisi, ogni fuga economica mostra l'inattuabilità del piano e ogni mobilitazione chiarisce che c'è una forza sociale in grado di affrontarlo.

Tuttavia, l'establishment sta iniziando a cercare soluzioni di salvataggio di fronte alla profonda crisi di un governo che, come il Titanic, sembra che più acceleri più si diriga con maggior velocità verso l'iceberg. Il governo e l'entourage presidenziale sembrano i musicisti che, anche nel peggiore dei casi, continuano a suonare la musica dell'austerità e della motosega.

La sfida, quindi, è politica e strategica. Non basta festeggiare le sconfitte parziali di Milei. È necessaria una prospettiva generale per sconfiggere l'intero piano di austerità, la corruzione e il patto con il FMI. Ciò può essere ottenuto solo con un'enorme mobilitazione popolare e un'alternativa politica, che non sia il ritorno al fallimento peronista né la continuità delle stesse politiche di Milei. In questo contesto il Frente de Izquierda (FIT) ha la possibilità di crescere, ma deve trasformarsi in qualcosa di più di un fronte elettorale: in un partito comune di tendenze organizzate democraticamente, in grado di riunire migliaia di combattenti, riferimenti sociali e intellettuali.

Dobbiamo tornare a riempire le strade per sconfiggere Milei e mandare via questo governo di corrotti e propugnatori dell'austerità, così come l'FMI e la sua ingerenza in Argentina. Perché non si tratta solo di abbattere un governo, ma di aprire la strada a un progetto di fondo: una soluzione economica e sociale dei lavoratori e della sinistra di classe, affinché la crisi sia pagata da chi l'ha provocata e non dal popolo.



(1) direttore dell’Agencia Nacional de Discapacidad, ente governativo di aiuto alle persone con disabilità, e dirigente di LLA (La Libertad Avanza), il partito di Milei. Ad agosto sono state diventate pubbliche alcune registrazioni nelle quali Spagnuolo riferisce di un sistema di corruzione riguardante gli alti vertici governativi e istituzionali, che coinvolge Karina Milei, sorella del presidente e Segretaria della Presidenza argentina (ndt).

Santiago Ledesma

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