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Proteste di massa scuotono l'Indonesia
8 Settembre 2025
Durante la scorsa settimana, in tutta l'Indonesia sono state organizzate proteste in risposta all'aumento salariale concesso dai politici a se stessi. Le manifestazioni, che si sono svolte principalmente nella capitale Giacarta, sono state oggetto di una severa repressione da parte della polizia. Tuttavia hanno continuato a crescere
Il 28 agosto, dopo quattro giorni di mobilitazioni, Affan Kurniawan, un autista di ride sharing di 21 anni, è stato investito da un'auto blindata della polizia. È morto in ospedale poco dopo. La rabbia per questo episodio è evidente tra i manifestanti e i loro simpatizzanti. Le proteste sono cresciute e si sono radicalizzate di conseguenza, e molti attivisti chiedono il perseguimento penale dei poliziotti responsabili, nonché di tutti gli agenti coinvolti in violazioni dei diritti umani. Queste nuove richieste si aggiungono a quella già esistente di scioglimento del parlamento in risposta all'aumento salariale autoapprovato dai politici.
L'aumento salariale proposto aggiungerebbe 50 milioni di rupie indonesiane (circa 4.600 dollari australiani) all'indennità mensile dei membri del parlamento, in teoria per aiutarli a sostenere i costi degli alloggi. L'aumento in sé è circa dieci volte il salario minimo a Giacarta, e si aggiungerebbe allo stipendio base e agli altri benefici che i politici già ricevono.
L'annuncio di una tale avidità egoistica ha colpito, ed è diventata il punto focale del più ampio insieme di questioni che la classe operaia ha espresso per mesi. Il tasso di disoccupazione dell'Indonesia è attualmente il più alto del Sud-Est asiatico. Il Ministero del Lavoro indonesiano riporta un aumento del 32% dei licenziamenti aziendali nei primi sei mesi di quest'anno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Ciò non ha fatto altro che accentuare la tendenza alla sottoccupazione e alla prevalenza di lavori di bassa qualità nel mercato del lavoro. Secondo un recente articolo degli economisti Kelvin Ramadhan e Wisnu Setiadi Nugroho (1), i salari reali non sono aumentati dal 2018. Tutto ciò ha creato un senso di stagnazione e instabilità tra i lavoratori indonesiani, in particolare i giovani, mentre i miliardari e i politici indonesiani diventano sempre più ricchi.
La repressione della polizia ha aumentato la rabbia che alimenta queste proteste. La polizia ha utilizzato idranti, gas lacrimogeni, manganelli e arresti di massa. Secondo quanto riferito dagli attivisti socialisti sul posto, nella notte del 28 agosto sono state arrestate almeno 200 persone a Giacarta e a Bogor, 50 km a sud della capitale. La polizia sta cercando di disorganizzare e demoralizzare i manifestanti, in particolare gli studenti, che la classe dirigente indonesiana spesso definisce “anarchici professionisti” per giustificare le violenze e gli arresti da parte delle forze dell'ordine.
La brutalità della polizia, motivata da ragioni politiche, è stata una caratteristica della politica indonesiana per decenni, ancora di più da quando le proteste contro la corruzione, il militarismo e il neoliberismo sono aumentate negli ultimi sei anni. Ma con l'elezione di Prabowo Subianto lo scorso anno si è assistito a una normalizzazione particolarmente sinistra delle violazioni dei diritti umani da parte dello Stato indonesiano. Il presidente Prabowo è una figura militare conservatrice nota soprattutto per aver guidato le campagne di controinsurrezione contro il movimento indipendentista di Timor Est e per il suo ruolo nel rapimento e nella tortura di studenti attivisti democratici alla fine degli anni '90.
Da quando è salito alla presidenza, ha promosso i suoi alleati dell'esercito a posizioni di alto rango nel governo, nonostante il loro sordido passato di violazioni dei diritti umani e omicidi di attivisti democratici. Per ora, la polizia rimane il principale bersaglio della rabbia dei manifestanti. Ma l'esercito ha una sua storia di violazioni dei diritti umani e spesso viene chiamato a sedare le proteste quando queste raggiungono proporzioni destabilizzanti.
Nonostante gli attacchi contro questa ultima serie di proteste, gli studenti hanno tenuto duro dal 25 al 27 agosto. Successivamente, i sindacati affiliati al Partito Laburista (Partai Buruh) hanno organizzato una propria manifestazione insieme agli studenti il 28 agosto, chiedendo un aumento del salario minimo. Ciò ha fatto crescere il numero dei manifestanti a fronte della violenza della polizia, spingendo migliaia di lavoratori e studenti a scendere in piazza a Giacarta.
Dopo l'omicidio di Affan Kurniawan, la rabbia ha raggiunto proporzioni esplosive. Il suo funerale si è tenuto la mattina del 29 agosto. Migliaia di autisti di ride-sharing hanno partecipato in moto e in uniforme per rendere omaggio al loro collega. Molti altri si sono uniti alle proteste dopo aver appreso la notizia. Quel pomeriggio, una protesta di massa di studenti e lavoratori (2) si è formata intorno al quartier generale della polizia a Giacarta Sud. Il Jakarta Post ha riferito che alle 16:00 erano entrati dal cancello principale e avevano occupato lo spazio davanti all'edificio. Secondo quanto riportato da militanti comunisti coinvolti nelle proteste, alle 19:00 la polizia ha nuovamente lanciato gas lacrimogeni. Anche molte altre città hanno visto proteste quel giorno. Secondo quanto riportato dal Guardian (3) e dalla CNN (4), edifici governativi provinciali e residenze ufficiali sono stati incendiati a Makassar, nel Sulawesi meridionale, e a Bandung, nella Java centrale.
Il presidente Prabowo e il capo della polizia di Giacarta hanno espresso cordoglio e scuse per l'omicidio di Kurniawan, e hanno invitato alla calma. È in corso un'indagine sui responsabili, e la pressione dell'opinione pubblica è tale che potrebbe persino portare a conseguenze per gli assassini. Ma l'intero sistema di repressione continua a lanciare gas lacrimogeni e a picchiare coloro che chiedono giustizia. Nel frattempo, la disuguaglianza che ha dato il via a questo movimento peggiora di giorno in giorno. Per questi motivi non sarà facile placare il movimento. Ma non sarà nemmeno così semplice reprimerlo. Mentre la classe dirigente cerca un modo per stabilizzare il sistema e tornare alla normale routine capitalista in Indonesia, la lotta continua.
(1) https://eastasiaforum.org/2025/07/17/indonesias-jobs-boom-is-a-story-of-quantity-not-quality/
(2) https://en.tempo.co/read/2044333/endless-police-brutality-sparks-massive-protest-at-jakarta-metro-police-headquarters
(3) https://www.theguardian.com/world/2025/aug/30/fire-kills-three-people-in-indonesia-after-protesters-storm-council-buildings-in-the-wake-of-taxi-drivers-death?CMP=Share_AndroidApp_Other
(4) https://edition.cnn.com/2025/08/29/asia/indonesia-protests-police-latam-intl