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Contro l'accerchiamento militare yankee del Venezuela e contro la destra interventista!

25 Agosto 2025

Comunicato di Marea Socialista, sezione venezuelana della LIS

venezuela


Marea Socialista respinge l'assedio militare imperialista ordinato da Trump contro la nazione venezuelana. La scusa di combattere il traffico di droga, che non riesce a controllare all'interno del proprio paese consumatore, non giustifica in alcun modo la violazione della sovranità venezuelana. Le azioni minacciose al largo delle nostre coste, siano esse finalizzate all'intimidazione o come possibile preludio a un intervento armato, obbediscono esclusivamente all'interesse imperialista degli Stati Uniti di sottomettere i popoli latinoamericani e caraibici.

Condanniamo fermamente le minacce dell'imperialismo USA e le ricompense offerte da Trump per aiutare a catturare membri del governo venezuelano, che tra l'altro servono a Maduro per vittimizzarsi e “giustificare” una maggiore repressione all'interno del nostro Paese.

Ovunque siano intervenuti gli Stati Uniti, le cose sono peggiorate notevolmente. Lo dimostra la situazione di paesi come l'Afghanistan dove, dopo il loro ritiro, hanno lasciato nuovamente il controllo nelle mani dei terribili oscurantisti talebani. Il popolo venezuelano non sarà salvato dalle forze aeree e navali e dai marines statunitensi inviati dal capitalista Donald Trump, che ha già dimostrato il suo trattamento nei confronti dei migranti venezuelani negli Stati Uniti e che è collaboratore del genocida Netanyahu nello sterminio del popolo palestinese di Gaza.

Diciamo anche che un governo come quello di Maduro non può difendere il Paese da una potenza straniera come gli Stati Uniti con un popolo sottoposto alla fame, alle calamità e alle violazioni dei diritti, mentre la burocrazia governativa detiene privilegi scandalosi e commette vili abusi. La burocrazia corrotta non difende il popolo venezuelano; al contrario lo ha saccheggiato, difendendo solo la propria pelle e le proprie posizioni di potere. Sono le politiche di questo governo che ci hanno portato ad avere il salario più basso del mondo, inferiore a un dollaro al mese. Si può resistere all'imperialismo mentre si attacca il proprio popolo con i salari più miseri e il maltrattamento più sprezzante, come se il nemico interno fossero i lavoratori e le classi popolari?

Da parte sua, il padronato rappresentato politicamente dai partiti dell'opposizione di destra e interventista trae vantaggio e profitti da quelle politiche antioperaie sostenute dal governo Maduro-militari-PSUV, come il salario zero (in violazione dell'art. 91 della Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela), che insieme alle misure antisindacali consentono loro di supersfruttare la classe lavoratrice venezuelana a un costo del lavoro anch'esso pari a zero. E questo vale anche per le multinazionali straniere, che traggono vantaggio dal mal denominato governo nazionalista e socialista, ma che non è affatto socialista.

Siamo per l'unità d'azione del popolo venezuelano contro l'interventismo statunitense, senza che ciò implichi alcuna fiducia e alcun tipo di sostegno al regime politico che Maduro mantiene con il governo dei militari e del PSUV.

In questo contesto, continuiamo a rivendicare con forza che il governo ponga fine alla repressione dei lavoratori, di coloro che dissentono dal governo in termini democratici, indipendentemente dal loro orientamento politico, e della sinistra dissidente o di opposizione, contro cui il governo si è scagliato negli ultimi tempi.

Chiediamo inoltre, come requisito indispensabile per potersi difendere dall'imperialismo, che vengano ripristinati i diritti democratici e sindacali della classe lavoratrice e dei cittadini in generale, che vengano stabiliti salari adeguati al costo del paniere (Art. 91) e che venga posta fine alle leggi anticostituzionali e alle misure che vengono attuate a favore del capitale transnazionale contro gli interessi del popolo venezuelano.

Gli Stati Uniti non vogliono governi che stringano accordi con i loro nemici economici e geopolitici (Cina, Russia) e vogliono inoltre che al governo del Venezuela ci siano i loro politici di fiducia (come María Corina ed Edmundo e i partiti della destra tradizionale). Chi perseguita e caccia i venezuelani dagli Stati Uniti e li imprigiona perché sono migranti, o chi contribuisce al genocidio che si sta compiendo a Gaza, ovviamente non è interessato né alla democrazia né al benessere del popolo venezuelano.

Siamo per la sovranità economica del Venezuela, affinché la sua economia non sia nelle mani di capitalisti avidi né gestita da burocrati e militari, corrotti e autoritari, che derubano e sottomettono il popolo. Siamo per lo sviluppo di industrie nazionali prospere ed efficienti, sotto il vero controllo sociale e dei lavoratori, per garantire che siano al servizio del benessere generale del popolo venezuelano.

Ribadiamo quindi il nostro appello a organizzare noi stessi la lotta di liberazione del nostro popolo, senza padroni e senza imperialisti, per uscire dall'oppressione di una burocrazia corrotta e violatrice dei diritti.

No all'intervento imperialista, no all'autoritarismo al potere! Né la burocrazia di Maduro né il filoimperialismo di María Corina!

Noi latinoamericani e caraibici, con la solidarietà dei popoli del mondo, dobbiamo respingere le provocazioni militari statunitensi nelle acque territoriali del Venezuela o la sorveglianza di qualsiasi altra nazione, senza per questo dare alcun sostegno al governo di Maduro.

Per la solidarietà internazionale con il Venezuela e il suo popolo, contro l'accerchiamento militare yankee e la destra interventista!

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