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Ucraina: l'attacco di Zelensky agli organi anticorruzione accende le più grandi manifestazioni di piazza dall'inizio dell'aggressione russa
29 Luglio 2025
Presentiamo un articolo di Oleg Vernik, presidente del sindacato indipendente Zakhist Pratsi (Protezione del Lavoro) e dirigente della Lega Socialista ucraina, sezione ucraina della Lega Internazionale Socialista.
Le manifestazioni di massa sono cominciate il 22 luglio, immediatamente dopo che il presidente Zelensky aveva velocemente firmato la legge n.12414, adottata con la medesima rapidità dalla Verkhovna Rada (il parlamento ucraino, Ndt), legge che liquida di fatto l’Ufficio Nazionale Anticorruzione dell’Ucraina (NABU) e l’Ufficio del Procuratore Speciale Anticorruzione (SAP).
Già il 23 luglio le proteste di piazza si sono estese in molti capoluoghi regionali, e a Kiev si è tenuta una manifestazione di un’ampiezza inedita dai tempi di piazza Maidan del 2014. I responsabili del NABU e del SAP hanno ringraziato pubblicamente tutti coloro che sono scesi in piazza. A Kiev, più di 1.200 persone si sono concentrate in piazza Ivan Franko per chiedere al presidente Zelensky di porre il veto alla legge. È importante evidenziare il fatto che queste manifestazioni si sono svolte in tutto il paese nonostante il divieto ufficiale in vigore dall'inizio della massiccia invasione militare russa nel 2022.
CHE COSA SONO IL NABU E IL SAP?
L’Ufficio Nazionale Anticorruzione dell’Ucraina (NABU) e l’Ufficio del Procuratore Speciale Anticorruzione (SAP) sono due organi straordinari per l’applicazione della legge introdotta nel 2015 dopo la vittoria di piazza Maidan e sotto la pressione dei partner occidentali del nuovo governo filo-occidentale ucraino. Il FMI, la Banca Mondiale, l'Unione Europea e gli Stati Uniti hanno condizionato il loro aiuto finanziario all'Ucraina alla creazione e al funzionamento di istituzioni anticorruzione, tra cui il NABU e il SAP. In particolare, l'introduzione del NABU è stata una condizione fondamentale per ricevere le tranches del FMI e la massiccia assistenza finanziaria dell'UE.
Al NABU è stato conferito il potere di indagare in modo indipendente sui reati di corruzione, identificare i corrotti tra gli alti funzionari e deferire i casi al SAP per l’esercizio dell'azione penale. La peculiarità di questi organismi stava nel fatto che la loro dirigenza non era interamente nominata dalle autorità ucraine: metà della commissione incaricata di eleggerne i direttori era nominata con l'approvazione o la raccomandazione di partner internazionali, principalmente le ONG internazionali, che in ultima analisi hanno esercitato un'influenza decisiva sulle priorità e l'orientamento di queste istituzioni.
Vale la pena notare che le organizzazioni internazionali che hanno maggiormente influenzato il NABU e il SAP erano legate al Partito Democratico americano e a uno dei suoi principali finanziatori, il magnate George Soros. Dal 2015, queste entità hanno potuto esercitare una pressione diretta sull'élite politica ucraina in funzione dei propri interessi. Quando le autorità ucraine hanno tentato di agire in modo indipendente o di favorire l'oligarchia locale, il NABU e il SAP hanno reagito attaccando giudiziariamente anche i più alti dirigenti dello Stato. Ma se il governo ucraino non entrava in conflitto con i suoi "partner occidentali", ecco che il margine delle indagini si è assottigliava.
Naturalmente, il fatto che organi chiave della giustizia ucraina non siano sotto il controllo diretto dello Stato sovrano solleva molti dubbi. Questi meccanismi di "protezione esterna" violano il principio stesso della sovranità nazionale e i fondamenti costituzionali del potere popolare. La classe dirigente ucraina, emersa da Maidan, è stata costretta ad accettare questa umiliazione a causa della sua estrema dipendenza dagli aiuti finanziari ed economici del blocco occidentale.
Tuttavia, in un contesto di corruzione endemica nell'amministrazione ucraina, l'esistenza del NABU e del SAP ha svolto un ruolo relativamente positivo, almeno come freno parziale rispetto l’appetito dei funzionari. Spesso essi sono riusciti a condurre a termine le indagini, anche rispetto figure dei livelli più alti della classe dirigente ucraina.
Durante la presidenza di Petro Porošenko, è stata il NABU ad aprire i casi di corruzione, a forte eco mediatica, interni al suo entourage: l’affare Ukroboronprom (corruzione nell'industria della difesa), la vendita della società Leninska Kuznia, la fornitura di carburante alla società Trade Commodity e l'interferenza nella selezione dei giudici della Corte Suprema. Questi casi hanno contribuito in modo significativo al crollo della popolarità di Porošenko e alla sua sconfitta alle elezioni del 2019.
PERCHÉ ZELENSKY HA DECISO DI ATTACCARE IL NABU E IL SAP?
Malgrado numerosi tentativi, né Zelensky né il suo ufficio presidenziale (diretto da Andriy Yermak) sono riusciti a portare il NABU e il SAP sotto il loro pieno controllo. Sebbene controllino completamente il Servizio di sicurezza dell'Ucraina (SBU), l’Ufficio del Procuratore generale e l’Ufficio Investigativo di Stato (DBR), non sono stati in grado di fermare le indagini del NABU contro i loro più stretti alleati.
Di recente, gli investigatori del NABU hanno aperto dei procedimenti contro personalità vicine a Zelensky, come il vice-primo ministro Oleksiy Chernyshov, costretto a lasciare temporaneamente il paese (per “affari ufficiali”) in attesa di garanzie. Il direttore del NABU, Semen Kryvonos, ha pubblicamente denunciato le pressioni del governo in questa indagine. È stato inoltre avviato un atto d'incriminazione contro Timur Mindich, comproprietario della società di produzione Kvartal 95 e definito dalla stampa "l'uomo dei soldi di Zelensky".
Di fronte a questa minaccia diretta, Zelensky ha scelto di agire in anticipo. Come accennato, il maggiore controllo sul NABU è esercitato da organizzazioni legate al Partito Democratico americano e a Soros. È probabile che Zelensky non avrebbe osato un attacco simile senza il tacito consenso di Donald Trump, con il quale ha recentemente vissuto un riavvicinamento. Trump vuole indebolire l'influenza dei suoi avversari politici in Ucraina. Per decenni, il Partito Democratico ha coltivato una rete di organizzazioni finanziate dall'USAID (il braccio “umanitario” del Dipartimento di Stato di Washington, Ndt) che hanno agito come "società civile" in Ucraina.
Prima dell'attacco contro il NABU, il governo aveva già lanciato un'offensiva contro uno dei referenti di Soros e del Partito Democratico in Ucraina: Vitaliy Shabunin, presidente del Centro di Azione Anticorruzione (CAP). Il DBR, controllato da Zelensky, lo ha accusato di renitenza al servizio militare e frode, mentre Shabunin ha denunciato la persecuzione politica. Sebbene le accuse non sembrano infondate, è sospetto che durante gli anni di guerra non sia stata intrapresa alcuna azione contro di lui, e solo ora che critica apertamente l’ambiente presidenziale si è scatenata la repressione giudiziaria.
CHE COS’È LA LEGGE N. 12414?
La nuova legge trasferisce di fatto il controllo del NABU e del SAP alla Procura generale, implicando la loro subordinazione politica all'Ufficio del Presidente.
Le disposizioni più allarmanti includono:
• Il Procuratore generale potrà accedere a tutti i fascicoli del NABU e trasmetterli ad altri procuratori, influenzarne le indagini, firmare atti di accusa e chiudere i casi senza l'approvazione del NABU o del SAP;
• Il Procuratore generale potrà emettere ordini scritti vincolanti per gli investigatori del NABU;
• Lo stesso avrà il potere di chiudere i procedimenti penali contro alti funzionari (Presidente, deputati, giudici, alti comandanti militari);
• Solo il Procuratore generale potrà firmare gli atti di accusa contro alti funzionari, esautorando la giurisdizione del NABU.
E, forse la cosa più grave: per la prima volta è stata introdotta una norma che di fatto annulla il diritto costituzionale all'inviolabilità del domicilio. D'ora in poi, una presunta "urgente necessità di preservare le prove" sarà sufficiente perché un pubblico ministero o un investigatore possano entrare senza un ordine del tribunale. Questo è l'ennesimo esempio della via autoritaria intrapresa dalle autorità, protetta dalla legge marziale.
LA REAZIONE DEI "PARTNER EUROPEI" DELL'UCRAINA
Malgrado il relativo silenzio di Trump e del suo entourage, molti capi europei hanno condannato fermamente la decisione di Zelensky.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso la sua preoccupazione durante una conversazione con Zelensky, ricordandogli che lo Stato di diritto e la lotta alla corruzione sono condizioni ineludibili per l'adesione all'UE.
Marta Kos, commissaria per l'allargamento della UE, ha definito la legge una "grave battuta d'arresto" e ha ribadito che l'indipendenza del NABU e del PAS è un criterio fondamentale per l'adesione.
Guillaume Mercier, portavoce dell'UE, ha dichiarato per il momento non è prevista la sospensione degli aiuti finanziari all'Ucraina, ma che la trasparenza e il rispetto dello Stato di diritto sono pilastri essenziali del sostegno europeo.
Dichiarazioni simili sono state rilasciate dal Parlamento europeo e da parlamenti nazionali in tutta l'UE.
ZELENSKY FA MARCIA INDIETRO?
La situazione è divenuta incontrollabile per Zelensky e il suo fido Jermak. Questa volta, anche la solita tattica propagandistica di accusare il NABU e il SAP di essere infiltrati da spie russe è fallita, in quanto ridicola, considerando la loro creazione e la loro tutela da parte occidentale.
Nella notte tra il 23 luglio e il giorno successivo, Zelensky ha rilasciato diverse dichiarazioni finalizzate a calmare le tensioni. Ha affermato che avrebbe "ascoltato i cittadini" e di non ignorare il sentimento sociale. Ha riconosciuto il diritto di protestare e ha promesso di presentare a breve un nuovo progetto di legge per garantire l'indipendenza delle agenzie anticorruzione e ridurre l'influenza politica su di esse.
Sebbene sia ancora troppo presto per sapere se queste dichiarazioni calmeranno le proteste, è chiaro che l'opposizione parlamentare borghese sta cercando di prendere il treno al volo. Il 23 luglio, la mobilitazione del partito di Porošenko e di settori legati al sindaco di Kiev, Vitalij Klitschko, era già evidente.
Tuttavia, la maggioranza è scesa in piazza per protestare senza seguire gli slogan borghesi. Lavoratori e studenti sono stanchi della corruzione e della brutale disuguaglianza sociale nel contesto della resistenza all'aggressione imperialista russa.
È importante notare che la "quinta colonna" dell'imperialismo russo non è riuscita a usare queste proteste per promuovere i propri interessi o indebolire la resistenza popolare. I provocatori filorussi sono stati immediatamente isolati dagli stessi manifestanti.
UN'ANALISI COMUNISTA E LE NOSTRE RIVENDICAZIONI ATTUALI
Gli interessi delle varie fazioni borghesi in lotta ci sono completamente estranei. Sappiamo bene che il NABU e il SAP non sono mai state veramente indipendenti. Sono organi dell'apparato repressivo borghese, posti al servizio di diverse fazioni della classe dominante.
La sua stessa esistenza è espressione della mancanza di sovranità dell'Ucraina e del suo status periferico nel sistema imperialista globale. Non sosteniamo nessuna forma di "tutela esterna" da parte delle potenze imperialiste, che si tratti dell'aggressore militare russo o dei "partner" occidentali.
Ma in quanto comunisti ucraini, non siamo indifferenti nemmeno alla deriva autoritaria e all'attacco contro i diritti democratici. Il popolo ucraino ha diritto a istituzioni indipendenti e anticorruzione sotto il controllo popolare. Qualsiasi democrazia borghese è preferibile a una dittatura borghese. Questo è un principio elementare dell'analisi marxista. Come ha sottolineato la Lega Internazionale Socialista, la bandiera delle libertà democratiche è oggi costantemente difesa solo dalla sinistra.
Le nostre rivendicazioni sono chiare a tutti i lavoratori e ai giovani dell'Ucraina:
• Giù le mani dal NABU e dal SAP! Viva la mobilitazione dei lavoratori e degli studenti!
• NABU e SAP sotto il controllo delle masse ucraine, non dei manipolatori stranieri!
• Viva il controllo dei lavoratori e degli studenti sugli organismi anticorruzione!
• No alla tutela esterna dell'Ucraina! No alla svolta autoritaria del governo!
• Non permetteremo che il legittimo malcontento popolare venga usato dall'imperialismo russo!
• Viva l'alternativa comunista e anticapitalista!