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Perquisizione a compagni della Rete Bergamo per la Palestina

24 Luglio 2025
bergamopalestina


È da poco giunta la notizia che alcuni nostri compagni, militanti nella rete Bergamo-Palestina (coordinamento locale di varie realtà a cui partecipa anche il nucleo del PCL di Bergamo), sono stati perquisiti dalle forze dell’ordine e hanno subito il sequestro dei loro dispositivi elettronici.

Questo atto repressivo si inserisce in una più ampia serie di indagini avviate a seguito dei fatti del 25 aprile a Bergamo, quando la piazza è riuscita a respingere le cariche della celere e a liberare un compagno arrestato.

Questa nuova azione repressiva non ci sorprende: è perfettamente in linea con i piani del governo Meloni che, per difendere il dominio di una borghesia sempre più in crisi, scatena la sbirraglia e la magistratura, inasprisce le pene con decreti sicurezza sempre più liberticidi e reprime con manganelli e cariche chiunque osi dissentire.

Come PCL esprimiamo la nostra piena solidarietà alle vittime di questa repressione organizzata e ribadiamo la nostra complicità con chiunque lotti contro l’oppressione.

A Bergamo, il 25 aprile, la piazza ha vinto. Ha lanciato un segnale forte, che ha fatto tremare il potere. Ora cercano di tappare i buchi, ma non ci riusciranno. Non ci faremo intimidire né spaventare.

Continueremo a lottare, fino alla vittoria finale.
Avanti tutta contro il nemico di classe, per la rivoluzione!

Partito Comunista dei Lavoratori - Bergamo

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