Dalle sezioni del PCL
Provocazioni fasciste, revisionismo storico e intimidazioni poliziesche a Vicenza
5 Luglio 2025
Appunti su quanto avvenuto prima e durante l'ultima iniziativa pubblica della nostra sezione locale
Ieri sera si è tenuta a Vicenza Ovest la presentazione del libro E la piazza decise. Schio 7 luglio 1945. L’eccidio, coorganizzata dalla nostra sezione del Partito Comunista dei Lavoratori e dall’Organizzazione Minimale, con la gradita presenza dell’autore Ugo De Grandis.
Sin dallo scorso mercoledì la presentazione è stata oggetto di sgradite attenzioni da parte di esponenti cittadini di Fratelli d’Italia (sostenuti dalla stampa locale), che avevano richiesto la revoca della sala al sindaco ritenendo la fedele e documentata ricostruzione storica del cosiddetto Eccidio di Schio prodotta da De Grandis una narrazione tossica e giustificazionista e dichiarando inoltre intollerabile la presenza dello storico in uno spazio pubblico. La richiesta fatta dai fascisti è stata fortunatamente ignorata da una giunta troppo ipocrita per prendere una posizione chiara su qualsiasi questione.
Trovandoci impegnat* nella costruzione dell’iniziativa non abbiamo avuto il tempo necessario per rispondere alle prime provocazioni fasciste. Di fronte a quanto accaduto ieri sera, riteniamo, però, di dover dare una risposta complessiva e chiara.
Una precisazione tanto più necessaria data l’altra superflua e sgradita presenza di ieri sera. Villa Lattes e l’area limitrofa alla stessa sono state oggetto di una massiccia militarizzazzione che ha visto coinvolti celerini, funzionari della DIGOS e carabinieri. Un dispiegamento inquietante e ingiustificato di forze dell’ordine nei confronti di quella che rimaneva un’iniziativa di divulgazione storica. La presenza vigliacca di uno sparuto manipolo di fascisti, che sono riusciti ad infiltrarsi nella sala anche grazie all’esagerata quantità di agenti di polizia, non giustifica in alcun modo un tale livello di sorveglianza.
Siamo coscienti che questo sia nientemeno che lo specchio delle condizioni in cui versa oggi la città di Vicenza, condizione non troppo dissimile da quella di molte altre città italiane. Situazioni come l’intensificarsi della morsa repressiva (vedi il recente decreto “sicurezza”) e delle politiche securitarie, come l’instaurazione delle zone rosse (attive anche in città dal primo luglio). Questi sono strumenti utilizzati per criminalizzare il proletariato e per ridurre pretestuosamente sempre più gli spazi e l’agibilità del movimento operaio e degli altri movimenti democratici e progressisti.
L’unica soluzione alle dinamiche citate, a Vicenza come nel resto del paese, è la costruzione del più ampio fronte unico del movimento operaio, che si opponga alla progressiva instaurazione di un governo di polizia e riproponga la necessità di un’alternativa di sistema, capace di porre fine a qualunque forma di repressione e ingiustizia. Ed è questa la prospettiva che come sezione di Vicenza del PCL abbiamo avanzato e continueremo a portare nelle piazze e nelle assemblee del nostro territorio.
Prima di concludere, vorremmo però anche rispondere all’estrema destra cittadina, ribadendo che non siamo dispost* a tollerare e ad accettare alcuna forma di revisionismo storico o di riabilitazione del fascismo e dei suoi sodali in città. Perciò l’iniziativa di ieri sera e, malgrado tutto, il suo successo, rivestono per noi una grande importanza e si inseriscono nel più ampio contesto della lotta antifascista militante e nella battaglia contro i tentativi egemonici della destra, da molti anni impegnata nella rilettura degli eventi storici usando il paravento della morale borghese e della democrazia liberale, per costruire una narrazione mistificatoria, falsa e autoassolutoria. Infine, riteniamo che la conoscenza delle vicende storiche dell’antifascismo proletario sia patrimonio insostituibile per l’azione antifascista odierna.
Perciò continueremo a difendere e diffondere tale patrimonio e la sua memoria, soprattutto nei suoi aspetti di classe.
Cogliamo questa occasione per invitare tutt* l* lavorator*, l* student* e l* pensionat* vicentin* alla manifestazione che si terrà domani mattina alle 9.30 a Schio (piazza Rossi) contro l’infame presenza fascista in città, contro la retorica revisionista sull’eccidio di Schio e contro il fallimentare Patto di concordia civica. Con il fascismo nessuna pace, nessuna amnistia, nessun patto!
Antifascismo è anticapitalismo!