Dalle sezioni del PCL
Solidarietà del PCL ai lavoratori Beko Europe
29 Gennaio 2025
Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime la propria solidarietà ai lavoratori dello stabilimento Beko Europe di Siena in lotta per il mantenimento del proprio posto di lavoro.
È una settimana importante per i lavoratori, con l’incontro delle delegazioni sindacali, i vertici istituzionali del territorio ed i rappresentanti della multinazionale turca, che si terrà a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Ci auguriamo, come gli operai in presidio ed in delegazione a Roma sotto al ministero, che la data di annunciata chiusura del prossimo 31 dicembre sia stralciata per mantenere i 299 posti di lavoro, e mantenere attiva l’unica realtà manifatturiera della città al fine di un possibile rilancio industriale.
Tale vertenza si abbatte su una città e un territorio che stanno conoscendo un graduale impoverimento strutturale e una silenziosa ma continua perdita di posti di lavoro, con crisi annunciate ed esuberi. A tal proposito ricordiamo l’annuncio per circa 300 lavoratori dei siti senesi della multinazionale farmaceutica GSK di possibili esuberi, e il momentaneo piano di incentivazione agli esodi, oltre ai tagli governativi all’università e alla ricerca per il triennio 2025-2027, con l’ultima legge di bilancio, con ricadute drammatiche sulle università pubbliche e di conseguenza sull’ateneo senese.
Il nuovo gruppo, nato nell’aprile scorso, una joint venture tra l’americana Whirlpool e la turca Arçelik che ha preso il nome di Beko Europe, ha annunciato lo scorso dicembre un piano di dismissione che tocca tre stabilimenti dei cinque presenti in Italia, per un totale di circa 1935 lavoratori. Altro che il rilancio dei siti produttivi o nuovi piani industriali.
Una vertenza difficile per il sito produttivo di Siena, che è l’anello debole rispetto agli altri stabilimenti del gruppo coinvolti nei tagli, i siti di Comunanza (AP) e di Cassinetta (VA). Ci auguriamo che lavoratori e rappresentanti sindacali locali e nazionali portino avanti una vertenza e una lotta a livello nazionale, a difesa di tutti i siti produttivi e di tutti i lavoratori coinvolti nel brutale piano di esuberi annunciato da Beko Europe, scongiurando il pericolo di una fallimentare e perdente mobilitazione parziale o locale, stabilimento contro stabilimento, come purtroppo altre volte è successo.
C'è una sola possibile soluzione a garanzia del lavoro: la nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio dell'azienda Beko Europe. Sia lo stato a farsi garante del posto di lavoro. La rivendicazione della nazionalizzazione senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori è l'unico modo di rispondere all'aggressione padronale con una radicalità uguale e contraria. L'unico modo per provare a riaprire la partita. L'unica via per porre il governo, e non solo il padrone, come propria controparte denunciando le sue responsabilità e le sue finzioni da intermediario.
Il Partito Comunista dei Lavoratori sarà in ogni caso al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di Beko Europe Siena, fino in fondo, a sostegno di tutte le forme di lotta che intraprenderanno a difesa del proprio posto di lavoro.