Interventi
QUANDO CHI DIFENDE FA PIU’ DANNO DEL DANNO
17 Dicembre 2024
Il testo delle e dei compagn3 della sez. di Torino “Femminismi e altre improbabili liberazioni” è profondamente sbagliato ed esprime posizioni in contrasto con quelle ufficiali e Largamente maggioritarie nel partito.
Attacca un gruppo femminista radicale che ha imbastito con le/i compagn3 della sezione di Torino una dura polemica intorno alla figura delle influencer Yasmine Pani che è stata ospitata all’iniziativa «Schwa: una soluzione senza problema» allorché è stato attaccato l’uso del linguaggio inclusivo.
Quell’iniziativa, pur soffermandosi apparentemente solo sul linguaggio inclusivo con una posizione assurdamente liquidatrice, in realtà implica un attacco generale al femminismo in tutte le sue articolazioni, comprese quelle rivoluzionarie.
I/le compagn3 di Torino sanno bene che il Partito ha una linea consolidato di intervento nel movimento femminista, elaborato dalla Commissione Donne e altre oppressioni di genere, e che ha dato vita alla tendenza Femminist3 Rivoluzionari3. Questa tendenza in maniera corretta ed efficace unisce le rivendicazioni femministe alla lotta della classe lavoratrice e combatte ogni forma di indifferenza di classe che si annida nel femminismo, se vogliamo così definirlo, il femminismo borghese.
La lotta al femminismo borghese non muove da una presunta purezza marxista pertanto antifemminista tout court, come fanno le/i compagn3 di Torino nel loro testo, ma dal punto di vista del femminismo marxista che pone alla sua base le parole di A.Bebel per cui la donna sta all’uomo come il proletario al capitalista, o quelle di Engels per cui quella tra uomo e donna è stata la prima forma di lotta di classe. A tal proposito si veda il bellissimo film “Miss Marx sulla figura di una delle figlie di Marx, Eleanor, e ci si soffermi sullo splendido comizio da lei tenuto al cospetto di un imbarazzato gruppo dirigente della lega comunista, in cui avanza le rivendicazioni del movimento delle donne
E allora i le/i compagn3 di Torino sbagliano 2 volte: una perché si inerpicano in una scomoda difesa dell’influencer Yasmine Pani fautrice di posizioni reazionarie antifemministe, che oltre al linguaggio inclusivo finiscono per negare i femminicidi, il patriarcato, e la questione di genere (per le quali anche il fatto che lei si dichiari comunista ed essere stata nel PRC non bastano ad assolverla); l’altra perché mal intendono il marxismo, di cui pure si dichiarano strenui difensori, tanto da non capire che la questione femminile è alla base del movimento marxista. Questo li porta inevitabilmente a cozzare con le posizioni del Partito.
È sicuramente possibile che il gruppo “femminismo e altre liberazioni” possa essere tacciato di avere posizioni piccolo borghesi e fortemente sbagliate come nel caso della guerra in Ucraina, ma il modo in cui si difendono i/le compagn3 torinesi è peggio del danno arrecato dalle suddette femministe e non fa onore al lavoro del Partito.
In conclusione, il Partito ha una posizione consolidata intorno al movimento delle donne, il femminismo e le altre oppressioni di genere, un materiale voluminoso costruito negli anni e messo a disposizione di tutt3. Il dibattito, dunque, non parte da zero. Crediamo che sarebbe molto sbagliato tornare indietro rispetto al posizionamento così faticosamente raggiunto. Il dibattito che ci propongono le/i compagn3 di Torino rischia di farci fare un salto all’indietro di molti anni e di compromettere così il lavoro, portato avanti fin qui, di intervento nel movimento delle donne e LGBT+.
Chiediamo alle e ai compagn3 di Torino di riflettere, di confrontarsi con la linea politica del Partito mettendola in evidenza e possibilmente di partire da lì per una franca discussione al termine della quale sono convinto che le posizioni del PCL potranno uscire rafforza
P.S. Dato il carattere pubblico del dibattito sull’iniziativa con la prof. Pani abbiamo consentito a dare un carattere pubblico agli interventi sulla questione con interventi sul sito del nostro partito. Questa fase si chiude qui, il democratico dibattito nel nostro partito continua, da oggi, nei bollettini interni del PCL