Dalle sezioni del PCL

Ancora azioni squadriste contro i lavoratori in lotta nel pratese

10 Ottobre 2024
prato_sprangate


Siamo alle solite. A Seano, provincia di Prato, si è verificato un nuovo attacco, con spranghe e bastoni, questa volta ad opera di una squadraccia di italiani, contro un picchetto di operai in lotta per le 40 ore settimanali anziché 80, come accade correntemente: nei macrolotti industriali la manodopera, prevalentemente pakistana, viene mediamente impiegata 12 ore al giorno 7 giorni su 7.

Da anni queste lotte si sono sviluppate nell’area del tessile pratese. Da anni i picchetti sono attaccati da picchiatori e provocatori. Noi che scriviamo possiamo testimoniare, durante la lotta alla Texprint di Prato, i tentativi di sfodamento operati da macchine di istituti di vigilanza, di lanci di acido verso i partecipanti alle azioni di protesta, di notti passate all’addiaccio nell’ostilità smaccata delle istituzioni cittadine. Come dimenticare i fogli di via ai sindacalisti del SI Cobas? I divieti a manifestare? La non solidarietà delle istituzioni, se così la vogliamo chiamare.

Ciò che traspare è un sistema di potere, e quindi di interessi, che unisce la borghesia locale ai nuovi padroni cinesi, e non solo, che disponendo di ingenti liquidità acquistano e affittano capannoni nei macrolotti intorno a Prato. Di fronte alla lotta operaia questo sistema ha la necessità di aggredire con i metodi dell’intimidazione mafiosa, con le percosse di chiaro stampo squadrista, con la minaccia: “la prossima volta spariamo.”
Tutto questo fa il paio con il sistema Arezzo di sfruttamento bestiale della manodopera nel distretto orafo. Lo diciamo da anni, e adesso questo viene confermato anche da qualche onesta inchiesta giornalistica.

Manifestiamo la nostra solidarietà ai compagni del SUDD Cobas colpiti da questa azione squadrista. Saremo al loro fianco come lo siamo stati in altri momenti nel passato.

Partito Comunista dei Lavoratori - Toscana

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