Dalle sezioni del PCL

Siccità in Sicilia: la conseguenza di cambiamento climatico, capitalismo e negligenza dello stato

8 Ottobre 2024
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LA SICCITÀ IN SICILIA: TRE ESEMPI

La Sicilia è, ormai da alcuni mesi, colpita da una gravissima siccità.
Secondo il Dipartimento Regionale della Protezione Civile, il 2024 è l'anno peggiore per precipitazioni degli ultimi vent'anni. Ciò ha causato molti disagi agli abitanti, infatti, nelle città l'acqua viene razionata e l'irrigazione dei campi si è fermata.
Dal 7 ottobre 2024 è iniziato il razionamento dell’acqua per due milioni di abitanti della provincia di Palermo, nonostante già a Borgo Nuovo (quartiere di Palermo) manchi l’acqua da mesi.

Anche se ci sarebbero innumerevoli casi in tutto il territorio siciliano, esponiamo alcuni casi che si sono verificati in tre città.
A Monreale, in provincia di Palermo, il 30 luglio 2024, a causa della siccità e della mancanza di acqua anche nel pozzo, si è interrotta l'erogazione dell'acqua. Già dal 18 giugno era iniziato il razionamento dell'acqua, e sono persistiti guasti ed interruzioni all'erogazione costantemente. Anche Monreale, come molte altre località siciliane, rischia di dover intraprendere l'ipotesi del razionamento dell'acqua.

A Ravanusa, un comune in provincia di Agrigento, la situazione è ancora peggiore. Qui infatti l'acqua scorre solo ogni 18 giorni. A causa di questo, si sono persi tre miliardi di euro, dato che, per guasti continui alle condutture, vecchie e soggette a continue rotture, sono state sprecate il 50% delle risorse idriche. Inoltre sempre più abitanti nella provincia d'Agrigento si ritrovano obbligati a fare ricorso alle autobotti, di cui il prezzo è triplicato.

A Caltanissetta, da fine settembre, buona parte della popolazione è attualmente senza acqua, e diverse famiglie, principalmente proletarie, sono ripetutamente scese in piazza per denunciare la grave situazione. Alla prima manifestazione, centinaia di nisseni senz’acqua sono riusciti a interrompere l’assemblea del consiglio comunale.
Ad oggi a Caltanissetta l’acqua arriva ogni sei giorni. Per giunta i primi carichi d’acqua erano torbidi e inutilizzabili.

Queste prime mobilitazioni hanno condotto all’istituzione di un comitato proletario che ogni giorno si organizza di fronte Caltaqua SpA.
Come Partito Comunista dei Lavoratori siamo dentro questo coordinamento, e riteniamo fondamentale lo sviluppo di questa lotta su tutto il territorio siciliano.

Ancora una volta, quindi, i capitalisti traggono profitto dalle tragedie, dimostrando come il sistema ha interesse solo per questo, sovrapponendolo in importanza al benessere e alla vita delle persone.


LA NEGLIGENZA DELLO STATO ITALIANO

Lo stato Italiano ha dimostrato, come di consueto, un totale menefreghismo nei confronti degli abitanti del Meridione.
I fondi da parte dello stato sono arrivati solo a maggio, due mesi dopo l'inizio dell'emergenza. Questi inoltre consistono in 20 milioni di euro, che sono totalmente insufficienti a gestire la crisi, che sta sempre più peggiorando.

Ma oltre al danno la beffa! Infatti, il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, durante un question time al Senato ha dichiarato: «Per fortuna quest'anno la situazione legata alla siccità colpisce molto di più alcune regioni del Sud, in particolare la Sicilia».
Questa dichiarazione è estremamente inappropriata, razzista e classista.
È razzista poiché punta a distinguere gli italiani tra cittadini di serie A, del Nord, e di serie B, del Sud.
Ma di ciò non c'è da stupirsi: il governo Meloni è quello stesso governo che ha approvato l'autonomia differenziata, che spacca in due l'Italia lasciando al proprio destino le regioni più arretrate, principalmente quelle del Meridione e soprattutto la Sicilia.
È classista poiché dimostra un totale disinteresse da parte del governo a guida postfascista, disinteresse del resto tipico di ogni governo borghese, nei confronti di coloro che sono più colpiti dalla crisi idrica: lavoratori, precari, disoccupati, ecc.
È una vergogna che un uomo con una posizione così importante dica qualcosa del genere. Il ministro Lollobrigida dovrebbe immediatamente dimettersi.


LA SICCITÀ E IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

La siccità e la desertificazione in Sicilia, che ostacolano la vita quotidiana di tutti gli abitanti, sopratutto degli agricoltori, che si ritrovano con campi aridi o bruciati e fiumi in secca, sono causati dal cambiamento climatico.
Questo però non è causato da un processo naturale. Mentre influiscono solo in parte i piccoli gesti delle persone comuni (come il non fare la differenziata o l'usare veicoli a benzina), la causa principale sono infatti gli eccessi dalla borghesia.
Bisogna infatti considerare che solo 57 compagnie sono responsabili per l'80% di emissioni di CO2.
Per fermare il cambiamento climatico ovviamente è necessaria una transizione verso una produzione sostenibile, che è inconciliabile nei fatti con il grande capitale, vista e considerata la necessità capitalista della sovrapproduzione di beni per gonfiare i profitti di sempre più pochi e competere all’interno del mercato internazionale.

Una transizione verso una produzione sostenibile sarebbe possibile solo attraverso una pianificazione economica su scala globale, dove la produzione viene gestita affinché tutti possano avere ciò che permetta loro di vivere bene, senza sprechi e quindi diminuendo progressivamente le emissioni di CO2.

La pianificazione economica è ottenibile solo ed esclusivamente attraverso un’alternativa anticapitalista e rivoluzionaria: il governo dei lavoratori.
Lottare realmente per l’ambiente significa lottare ed organizzarsi per abbattere radicalmente il sistema capitalista.

Partito Comunista dei Lavoratori - sezioni Palermo e Caltanissetta

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