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Ousmane Sylla, le mura gridano giustizia
10 Febbraio 2024
Questa mattina le mura di fronte al CPR "Pian del Lago" di Caltanissetta gridano giustizia per Ousmane Sylla, ucciso dallo stato borghese, e per tutti gli uomini, le donne, i bambini e bambine che stanno dentro il suddetto centro di rimpatrio (o per meglio dire, centro di detenzione illegittima).
Le mura urlano contro tutti questi lager chiamati CPR, contro le misure criminali che vengono applicate in questi fantomatici "centri di accoglienza".
Solo un governo dei lavoratori porrà fine a questa condizione di reclusione illegittima: solo ripercorrendo la strada del marxismo rivoluzionario che nel 1918 in Russia, prima dell'avvento del termidoro staliniano, sancì una Costituzione che permetteva a chi entrava in territorio sovietico di poter accedere alla cittadinanza e quindi ottenere tutti i diritti civili e sociali che garantiva l'Unione Sovietica di Lenin e Trotsky.
Contro la barbarie delle democrazie borghesi la risposta è solo una: l'alternativa anticapitalista e rivoluzionaria.