Rassegna stampa

Otto anni di attesa per la biblioteca che ancora non c'è

Zona 3: Fra appalti andati male e spese maggiorate alla fine costerà più del doppio di quanto previsto da DNews

14 Aprile 2008

Quanti anni ci vogliono per costruire una biblioteca? Se lo chiedono gli abitanti della zona 3 di Milano che dal 2000 attendono la conclusione dei lavori per la realizzazione della biblioteca comunale di via Valvassori Peroni che – a quanto pare – ha assunto i tratti di una storia infinita. E allora, vale la pena di ripercorrerla sin dall’inizio. La prima tappa risale a otto anni fa, a quando cioè l’amministrazione comunale decide di costruire lo stabile e nel febbraio 2001 affida l’appalto all’impresa costruttrice ‘La Sorgente’ per 3 milioni e 85 mila euro. Ma già alla fine del 2003 ci si accorge che i lavori non sono stati eseguiti bene. «Ho visitato la sede della biblioteca in quel periodo – spiega Luca Prini, consigliere di zona 3 – e ciò era evidente anche ad occhi inesperti. C’erano infiltrazioni d’acqua, la coibentazione non funzionava». Eppure, aggiunge Prini, nonostante le gravi inadempienze, all’impresa costruttrice vengono pagati oltre 2,5 milioni di euro. I passaggi successivi vanno per vie legali: il Comune nel 2004 rescinde il contratto e fa causa per accertare chi abbia autorizzato i pagamenti, ma l’impresa impugna la risoluzione e chiede un risarcimento all’amministrazione di 1,5 milioni di euro. La costruzione dello stabile si ferma, ma per sorvegliare l’edificio esposto ad ulteriore deterioramento, il Comune paga una società di vigilanza privata 24 ore su 24. Passa ancora del tempo prima che, nel 2005, la giunta deliberi il completamento della biblioteca per il quale a febbraio 2007 vengono stanziati altri 2 milioni e 200 mila euro. Tutto avrebbe dovuto essere completato a marzo 2008, ma tra collaudi, verifica delle prescrizioni, arredamento della sede e ricerca del personale, sembra che ci vorrà almeno un altro anno prima di poter finalmente inaugurare la biblioteca. «Sono stati spesi almeno il doppio dei soldi preventivati – dice il consigliere – tra i costi aggiuntivi della vigilanza armata, lo sgombero delle macerie, i maggiori oneri finanziari arriviamo a 6 milioni di euro». Ma quando anche questa storia sarà finita – ammette con rammarico Luca Prini - nessuno vorrà più parlare degli otto anni di lavori, dello sperpero di danaro pubblico e del tormentato iter giudiziario della biblioteca di via Valvassori Peroni.

Giulia Guerri

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FONTE

  • luca.prini@libero.it