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Unire le forze del sindacalismo di classe! Per una mobilitazione prolungata della classe lavoratrice!

Basta pace sociale!

19 Ottobre 2023

Testo del volantino che distribuiremo domani in occasione dello sciopero di CUB, ADL Cobas, SGB e SI Cobas. (Lo trovate allegato in fondo alla pagina. Aiutateci a distribuirlo!)

sciop20.10.23


La nuova legge di stabilità che Meloni annuncia è una truffa per i 18 milioni di salariati nel nostro paese. Per un anno intero Giorgia Meloni ha macinato politiche contro il lavoro. Eppure, ha goduto di una pace sociale senza pari in Europa. La massima precipitazione dei salari italiani, l’ulteriore ampliamento della precarietà del lavoro, la cancellazione del reddito di cittadinanza, la liberalizzazione criminogena degli appalti, il rifiuto di ogni forma di salario minimo, etc., non sono stati sufficienti ad innescare la mobilitazione di massa dei salariati, come invece in Francia, Germania e Gran Bretagna.

È allora necessaria una svolta di fondo. Lo sciopero generale di oggi è un fatto positivo. Ma è consapevolezza di tutte e tutti che non può bastare a fermare il governo. Solo una parte del sindacalismo di classe lo appoggia e per questo non può andare oltre una modesta percentuale di adesione delle lavoratrici e dei lavoratori, nonostante la generosità e l’abnegazione dei suoi organizzatori.

È necessario un salto di qualità: una lotta si una piattaforma generale che milioni di lavoratrici e dei lavoratori possano sentire come propria. Una mobilitazione prolungata che punti a vincere.

• Per un aumento salariale di almeno 400 euro netti per tutte le lavoratrici e i lavoratori
• Per il ritorno della scala mobile dei salari
• Per un salario minimo intercategoriale di 12 euro l’ora (1500 euro mensili)
• Per un salario dignitoso ai disoccupati di almeno 1200 euro
• Per la cancellazione di tutte le leggi di precarizzazione del lavoro varate dai governi di ogni colore negli ultimi vent’anni
• Per il controllo operaio sulle condizioni del lavoro, a partire dalla sicurezza
• Per una riduzione generale dell’orario di lavoro a 30/32 ore a parità di paga
• Per una patrimoniale straordinaria di almeno 10% sul 10% più ricco, al fine di raddoppiare l’investimento nella sanità, nell’istruzione, nel risanamento ambientale del territorio, nelle energie rinnovabili
• Per l’abbattimento delle spese militari e la cancellazione del debito pubblico verso le banche (ormai 100 miliardi di soli interessi ogni anno!)


È necessaria una assemblea nazionale di delegati eletti che possa definire una piattaforma di svolta e decidere un serio piano di lotta. Occorre mettere sul terreno la svolta radicale delle forme di lotta, con l’occupazione di tutte le aziende che licenziano (come hanno fatto in GKN) e la loro nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio. Tutti i sindacati di classe dovrebbero unire le proprie forze nell’azione comune.

Infine, le organizzazioni del movimento operaio non possono rimanere indifferenti ai crimini che lo Stato di Israele sta commettendo nei confronti del popolo palestinese e della città martire di Gaza, dove le bombe sioniste colpiscono scuole, organizzazioni umanitarie, giornalisti e ospedali. I governi che sfruttano e impoveriscono le lavoratrici e i lavoratori in Europa sono gli stessi che appoggiano la rappresaglia israeliana.

Sentire l’unità con i popoli oppressi appartiene alla migliore tradizione del movimento operaio, che è chiamato a contestare anche su questo terreno il governo italiano, schierato incondizionatamente a fianco di Israele e delle sue truppe assassine. Per la distruzione rivoluzionaria dello Stato di Israele. Per una Palestina libera, laica e socialista, con pieno rispetto dei diritti del popolo ebraico, nel quadro di una Federazione socialista del Medio Oriente.

Partito Comunista dei Lavoratori

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