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Patrick Zaki: stare dalla parte degli oppressi è divisivo

14 Ottobre 2023
zaki


Il Partito Comunista dei Lavoratori esprime tutta la propria solidarietà a Patrick Zaki, ricercatore dell’Università di Bologna e attivista per i diritti umani.

Dopo aver subito più di un anno di detenzione illegittima da parte del regime semidittatoriale e torturatore di al-Sisi in Egitto, oggi viene silenziato dai democraticissimi mass media e dalle istituzioni culturali italiane.

Patrick è colpevole di aver rilasciato una dichiarazione in cui afferma chiaramente di non essere a favore di Hamas ma di sostenere con forza la Palestina, giudicando severamente i crimini del governo israeliano e di Netanyahu.

La portata di questi crimini è sotto gli occhi di tutti in queste ore, quando la Striscia di Gaza è sottoposta ad un assedio medievale, subisce bombardamenti indiscriminati che fanno strage di civili i quali sono sottoposti ad un esodo forzato che assume il significato di una vera e propria pulizia etnica.

La motivazione con cui la trasmissione Il tempo che fa di Fabio Fazio, l’Arsenale della Pace di Torino e il Festival della pace di Brescia avrebbero disdetto gli appuntamenti per la presentazione del suo ultimo libro, sarebbero la presunta vicinanza di Patrick ad Hamas e il fatto che sarebbe divisivo, come ha candidamente affermato la sindaca di Brescia.

La prima accusa è palesemente un falso, a giudicare dalle dichiarazioni di Zaki.

La seconda invece in un certo senso è vera: contrapporsi alle al colonialismo e alla violenza militare israeliani è sicuramente divisivo, perché divide tra oppressi e oppressori, tra aggrediti e aggressori.

Questa linea di divisione è anche la nostra, così come è quella che distingue gli interessi degli sfruttati da quelli dei propri sfruttatori e dei loro governi in tutto il mondo.

Partito Comunista dei Lavoratori

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