Dalle sezioni del PCL

Elezioni suppletive di Monza-Brianza, ovvero: una poltrona per otto

11 Ottobre 2023
suppletive monza


Cinquantacinque comuni della circoscrizione Monza-Brianza sono chiamati al voto suppletivo per l’integrazione senatoriale della Repubblica, vista la dipartita del “senatore” plurindagato, pluriprescritto e condannato Silvio Berlusconi.

Il Partito Comunista dei Lavoratori non ha espresso candidatura.
Otto variegate candidature si affrontano fra cui: centrodestra, compatto in una operazione di facciata con Adriano Galliani, stretto collaboratore di Berlusconi, a cui viene contrapposta l’autocandidatura del radicale (+Europa) Marco Cappato, dietro cui si schiera l’intero centrosinistra più il Movimento 5 Stelle.

In realtà la candidatura Cappato è stata vissuta con disagio e fastidio dall’insediamento territoriale del PD, tant’è che prima dell’estate le sezioni locali e parecchi sindaci di questo partito hanno promosso una raccolta firme contro questa candidatura, vista per quella che è: una imposizione per salvaguardare equilibri interni del centrosinistra nazionale che nulla ha a che fare con la realtà locale.
Non si ha notizia che tutto ciò abbia scosso più che tanto la sinistra del centrosinistra, Alleanza Verdi-Sinistra, ormai tanto subalterna al PD da esser “usi a ubbidir tacendo”.

A completare il quadro delle rappresentanze borghesi che si presentano, alcune liste minori che alludono nei nomi a posizioni populiste tanto di moda ora: Forza Del Popolo, Democrazia e Sussidiarietà, Sud con Nord, e la creatura di Rizzo-Giovanardi Democrazia Sovrana e Popolare, che fa gli allenamenti in vista della ventilata alleanza con Alemanno per le Europee del 2024.

A sinistra rimangono le candidature del PCI, nome e simbolo del vecchio Partito Comunista Italiano, che tenta l’operazione nostalgia (anche nelle posizioni politiche), e Unione Popolare, che presenta l’ex senatrice Giovanna Capelli.

Gli errori di orientamento politico del passato hanno inciso parecchio sulla sinistra politica brianzola, che ora è molto debole numericamente e frantumata in mille esperienze associative, di dimensione locale, ristrette, o rifugiate in ARCI o ANPI comunali, oppure in esperienze sindacali (CGIL o extraconfederali) che non trovano più la connessione per diventare presenza politica.

In questo quadro di debolezza, presentare altre candidature puramente elettorali sarebbe visto come elemento negativo di azione disgregatrice.
Quello che va fatto in questo frangente per risollevare una presenza classista è tentare di riconnettere quadri politici anche di valore a una prospettiva diversa e coerente che il Partito Comunista dei Lavoratori vuole rappresentare, ma prima bisogna appunto ritrovare quella “connessione sentimentale" col residuo popolo di sinistra ancora presente in Brianza.
Per queste ragioni la sezione del Partito Comunista dei Lavoratori di Monza-Brianza indica, per chi vorrà votare il 22-23 ottobre, un sostegno critico alla candidatura di Unione Popolare.

Partito Comunista dei lavoratori - sezione Monza-Brianza

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