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Giù le mani dagli anarchici!

Il blitz poliziesco di Carrara e il suo retroterra politico

10 Agosto 2023
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Preoccupanti sono i capi d'accusa che l'8 agosto hanno guidato il blitz poliziesco contro nove anarchici, quattro dei quali arrestati, a Genova, La Spezia, Massa, Carrara. Il reato è quello di “associazione con finalità di terrorismo dedita alla ideazione, predisposizione, stampa e diffusione di pubblicazione clandestina”. Del terrorismo in realtà non vi è alcuna traccia. Nessun atto materiale né progetto specifico.
La pubblicazione cosiddetta clandestina altro non è che la pubblicazione di “Senza Motivo”, quindicinale dell'area anarchica “insurrezionalista” che ha sospeso le pubblicazioni a luglio per carenza dichiarata di articoli e redattori. Una pubblicazione talmente clandestina che sul web sono ancora rintracciabili le indicazioni per procurarsi copia e abbonamenti. La vera accusa è quella di aver sostenuto pubblicamente le posizioni di Cospito e la campagna a sua difesa. Dunque un puro reato d'opinione.

Ma il retroterra politico dell'operazione è più minaccioso della sua inconsistenza giudiziaria. Tanto più a fronte di un governo reazionario.
Chiara Colosimo, nuova Presidente della Commissione antimafia in quota Fratelli d'Italia, ha sentito il bisogno di chiarire pubblicamente in un'intervista a Il Tirreno le motivazioni politiche del blitz intestandosi la sua ispirazione. «Sono particolarmente felice di come la Polizia di Stato abbia stroncato questa mattina a Carrara questi rigurgiti... Abbiamo passato un inverno in cui la grande pubblicità al caso Cospito ha riacceso alcuni focolai, ma il fatto di non aver ceduto al ricatto del 41 bis ci ha permesso di non lasciare troppo spazio agli anarchici... Hanno chiamato lo Stato “boia”. E questo è inaccettabile».
L'operazione repressiva non riguarda dunque fatti compiuti ma la caratterizzazione dello Stato. La difesa della sua sacralità.

Da marxisti rivoluzionari, com'è noto, non condividiamo il terrorismo, sia esso di matrice anarchica o di altra natura. Ma denunciamo la pretesa dello Stato borghese di criminalizzare e incarcerare chi pone in discussione l'ordine costituito impugnando il reato di associazione sovversiva.
L'operazione poliziesca di Carrara ha un carattere intimidatorio che va bel al di là della marginalità dei compagni colpiti. Tanto più con un governo a guida postfascista. Anche per questo diciamo: giù le mani dagli anarchici!

Partito Comunista dei Lavoratori

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