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Difendere la GKN. Aprirsi un varco contro l'assedio padronale. Fare come in Francia

25 Marzo 2023

Testo del volantino diffuso dal PCL alla manifestazione della GKN di Firenze di oggi

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L’attacco padronale va respinto. Il suo tentativo di sgombero della fabbrica occupata dimostra la sua intollerabile arroganza.
La difesa delle lavoratrici e dei lavoratori della GKN e della loro lotta esemplare è un compito doveroso dell’intera classe lavoratrice italiana e delle organizzazioni che vi fanno riferimento. È l'ora di un fronte compatto a difesa della fabbrica occupata.

La lezione della GKN va generalizzata in tutto il movimento operaio. "Fare come alla GKN!" significa che va fatto ovunque come hanno fatto loro. Che ovunque le aziende che licenziano vanno occupate, ovunque va costituita una cassa di resistenza, ovunque va rivendicato il suo esproprio.

Tutto ciò nel momento in cui è sottoposta all’attacco delle proprie condizioni di vita da parte di un padronato che ha la necessità di rilanciare gli interessi imperialistici italiani dopo la crisi dovuta a pandemia e inflazione,
A tutela di questi interessi, si dipanano sostanzialmente le politiche del governo postfascista, il più reazionario del dopoguerra, con i suoi tagli al reddito di cittadinanza, alla spesa pubblica (sanità e scuola), con le ulteriori defiscalizzazioni e flat tax, l’allargamento del precariato (voucher e contratti a termine), la reintroduzioni di differenze salariali per gli insegnanti tra Nord e Sud, il nuovo colpo al meridione d'Italia (autonomia differenziata) e alla popolazione povera del paese, e infine con l’aumento massiccio della spesa militare (2% del PIL) partecipando a pieno titolo alla nuova corsa agli armamenti che attraversa il mondo.

Tanto più l’esempio della GKN ci è prezioso quanto più la classe lavoratrice italiana è in una fase di difficoltà della propria capacità di mobilitazione e resistenza, è disarmata dalla mancanza di un’opposizione sociale e di rappresentanza politica con la determinante responsabilità della burocrazia della CGIL, dell’afasia e opportunismo delle cosiddette sinistre riformiste.

In Italia la lotta di classe recede. Ma è un'anomalia se solo guardiamo al di là delle Alpi.
In Francia è esplosa la mobilitazione di milioni di lavoratrici e di lavoratori contro l’innalzamento dell’età pensionabile voluta da Macron. Da settimane si susseguono scioperi e manifestazioni gigantesche. Il 23 marzo uno sciopero generale a bloccato il paese.
Per ora Macron e il suo governo si sono salvati per pochi voti, ma la lotta prosegue. In ogni caso, la classe lavoratrice francese sta dando un grande dimostrazione di capacita di mobilitazione.

Non è solo la Francia a ribellarsi: in Gran Bretagna nei mesi scorsi si è avuta la più grande ondata di scioperi per forti aumenti salariali dai tempi di Margaret Thatcher. In Germani si annunciano scioperi massicci nel settore dei trasporti.
"Fare come in Francia" è l’indicazione che si lega strettamente all’esempio della GKN e risponde nei termini più comprensibili ed evidenti alla generalizzazione delle modalità di lotta adottate dalle compagne e i compagni del Collettivo di fabbrica.


FARE COME ALLA GKN! Istituire una cassa nazionale di resistenza, occupare le aziende che licenziano, battersi per la loro nazionalizzazione senza indennizzo e sotto controllo operaio!

UNIRE TUTTE LE VERTENZE IN UNA VERTENZA GENERALE!

• Via le leggi di precarizzazione del lavoro
• Riduzione generale dell’orario di lavoro a parità di paga
• Blocco delle tariffe di gas, elettricità, benzina
• Controllo operaio sui prezzi
• Reintroduzione della scala mobile dei salari
• No ai piani di riarmo
• Patrimoniale straordinaria di almeno il 10% sul 10% più ricco che finanzi sanità, istruzione, lavoro, sviluppo delle energie rinnovabili


Per un governo dei lavoratori e delle lavoratrici, il solo che può cambiare le cose.

Partito Comunista dei Lavoratori

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