PD: un comitato d'affari

Forse la DC era più presentabile

Il Partito Democratico deve costruirsi un argine di resistenza al governo reazionario della Meloni. Proprio mentre ciò avviene, la sua residua credibilità viene ulteriormente scossa dai casi Castorina e Falcomatà.
Per il primo viene ribadita tutta la gravità dello scandalo dei brogli elettorali nelle ultime elezioni comunali reggine.
Contemporaneamente viene confermata la condotta disinvolta nella vicenda della concessione del Miramare a un gruppo di amici messa in atto dal sindaco Falcomatà e dalla sua giunta.

Non si tratta di vicende esclusivamente reggine. La verità è che il PD è sempre più un comitato d’affari la cui azione ha spianato la strada al trionfo della destra.
Non sarà certo la riesumazione del qualunquismo dei pentastellati sotto le mendaci spoglie di condottieri dell’opposizione a risolvere la questione.

La crisi che viviamo è la crisi dell’organizzazione capitalistica della società. La sola alternativa è costituita dal governo di chi lavora. Questa è la rotta tracciata dal PCL.