Dalle sezioni del PCL

“NON CI SIAMO COMPROMESSI CON PRODI”

3 Aprile 2008

dalla Nazione

CARRARA. L’appello lanciato da Alessio Castelli, segretario provinciale della Fiom Cgil a votare Sinistra Arcobaleno – dice Nicolò Menchelli del Partito comunista dei lavoratori – sembra una spallata alla classe operaia. E’ vero che dire sono tutti uguali non serve, però non è il caso di fare tutta l’erba un fascio. L’unico che non si è compromesso con il governo Prodi è il partito Comunista dei Lavoratori, che ha cercato di opporsi con tutti i suoi mezzi ai poteri forti degli industriali e dei banchieri. Il governo insieme al gruppo dirigente di Sinistra Arcobaleno ha agito come comitato d’Affari di Confindustria e delle grandi banche: regalando decine di miliardi, detassando i profitti, offrendo loro la previdenza privata (TFR), mantenendo le leggi di precarizzazione (legge 30), elevando l’età pensionabile e colpendo persino il pensionamento di vecchiaia. Chi ha tradito le ragioni dei lavoratori devono rinunciare ai simboli storici, falce e martello, icona del lavoro. Non si può scoprire i lavoratori alla vigilia del voto perché prima si appoggiano le banche. Aumento di 300 euro netti mensili per i salari, stipendi e pensioni, salario minimo di 1300 euro completamente detassati, cancellazione e non la modifica del pacchetto Treu, assunzione a tempo indeterminato di tutti i precari, queste – conclude Menchelli – sono alcune delle priorità del nostro programma. Noi ci impegnamo a non tradire i lavoratori. “ Se ne vadano tutti governino i lavoratori” è la nostra risposta alla crisi sociale della politica italiana fatta di truffe e compromessi.

Nicolò Menchelli

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FONTE

  • menche@interfree.it