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Per fermare Meloni unità di classe e un progetto comunista

28 Settembre 2022
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Gli eredi di Sua Eccellenza Benito Mussolini a cento anni esatti dalla marcia su Roma mettono di nuovo le mani sull'Italia.

Il 25 settembre è in effetti, cominciato da almeno quattro anni, da quando cioè Renzi ha imposto una legge elettorale truffaldina, da quando pandemia, crisi economica, guerra hanno scatenato paure, razzismi, egoismi individualistici. Il 25 settembre è figlio della scomparsa della coscienza alternativa delle classi subalterne, dell'annullamento di ogni riferimento anticapitalistico e del coagulo a destra di una miserevole polvere di umanità.
Il 25 settembre è dunque figlio di un grande smarrimento collettivo, confermato anche dall'alta astensione e dal persistere dell'abnorme tenuta del populismo reazionario dei 5 Stelle in un Sud sempre più disperato e dominato dalla mafia.
È figlio, in piccolo, della follia avventurista dei vari Rizzo e De Magistris e dei loro sciocchi sodali, e non solo di quella del PD tutto (non solo del PD di Letta).
Ora massima unità d'azione contro la follia reazionaria, salutata con entusiasmo dall'Europa nera e dai Bolsonaro, e che attaccherà fortemente diritti del lavoro, spazi democratici, diritti di immigrati, minoranze, le diversità, il diritto al futuro dei giovani e la condizione delle donne (non esiste solo l'Iran).

Il Partito Comunista dei Lavoratori, in prima linea nella resistenza contro questo obbrobrio, sa che solo una prospettiva rivoluzionaria e anticapitalistica può invertire la rotta.
Non è più tempo di ambiguità e disimpegno.
Solo la presenza di un soggetto militante può bloccare la deriva reazionaria. Ora più che mai la barbarie montante richiede la lucida risposta di un progetto comunista. Uniamoci tutti e tutte nel Partito Comunista dei Lavoratori.

Partito Comunista dei Lavoratori - Commissione meridionale

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