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Socialism for Future. Guerra, catastrofe ambientale o rivoluzione!

23 Settembre 2022

Testo del volantino per lo sciopero di FFF di oggi

distruggi il caPO


I capitalisti non possono risolvere la crisi ambientale. Essi devono sfruttare il lavoro, per competere con altri capitalisti e conquistare materie prime e nuovi mercati. E dunque, il capitalismo è una lotta fra bande che i Governi fanno combattere ai popoli: nelle fabbriche insalubri, nel degrado delle metropoli, nelle campagne inquinate, nei paesi poveri saccheggiati dalle multinazionali. Le conseguenze sono emigrazioni e disoccupazione di massa, che favoriscono razzismo e nazionalismo, che a loro volta generano guerre.

La concorrenza nazionale e internazionale produce precarietà, abbatte salari e diritti, accrescendo la povertà globale; i massacranti ritmi di lavoro uccidono migliaia di lavoratori ogni anno. Le industrie capitaliste riversano enormi quantità di materiali tossici nell’aria, nell’acqua e nel suolo; producono montagne di rifiuti; stipano materiali pregiati in buche su tutto il Pianeta, dove non potranno mai più essere recuperati, o li inceneriscono avvelenando l’aria.

È un sistema inefficiente e demenziale, che depreda le fonti della ricchezza fino all’ esaurimento e non può tutelare la salute né dentro le fabbriche né fuori di esse. Ma i capitalisti, i Governi e le Istituzioni internazionali ignorano gli allarmi degli scienziati e dei movimenti. Anzi, dopo averci condotto vicino all’estinzione, dichiarano di voler attuare la transizione ecologica. È una truffa, la vera transizione ecologica dipende dalla rivoluzione contro il capitalismo.

La rivoluzione ecosocialista prevede che scienza e tecnologia siano messe a disposizione dell’umanità e non del profitto. La vera scienza ecologica considera le industrie come una serie di ecosistemi interconnessi ed interfacciati con l’ambiente globale; dove gli sprechi di energia e materie prime vengano ridotti al minimo.

Affinché ciò possa funzionare è necessaria una collaborazione globale fra le nazioni, un piano di interventi commisurato agli ecosistemi locali, la riorganizzazione dei commerci globali e una selezione qualitativa e quantitativa dei prodotti, cioè, una economia socialista pianificata. Siccome i capitalisti non accetterebbero mai di condividere le proprie ricchezze, si tratta, in fin dei conti, di una lotta fra proprietari dei mezzi di produzione e chi possiede solo il proprio lavoro; riguarda la sopravvivenza dell’intera umanità.

Globalizziamo le lotte contro la deforestazione, la cementificazione, l’industria del lusso e degli armamenti, l’agricoltura e l’allevamento intensivo, la distruzione degli ecosistemi ancora intatti e lo sfruttamento dei lavoratori. Per creare l’equilibrio fra umanità e natura rivendichiamo la nazionalizzazione delle industrie, sotto il controllo dei lavoratori e dei popoli. Per il futuro dei giovani creiamo un equilibrio fra umanità e natura.

Il capitalismo è un sistema decadente; il capitalismo ha fallito!

Uniamoci per realizzare l’ecosocialismo!

Partito Comunista dei Lavoratori

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