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Espropriare espropriare espropriare i monopoli dell'energia!

Contro la dichiarata evasione fiscale di chi ha realizzato extraprofitti enormi

30 Agosto 2022
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Dovevano versare 10,4 miliardi sugli oltre 40 miliardi di sovraprofitti realizzati, in base al generoso decreto del governo. Ne hanno trattenuti 9,26, contestando legalmente persino il solo miliardo pagato. In altri termini, una scandalosa evasione fiscale, sotto gli occhi di tutti, nel pieno della drammatica crisi delle bollette. È il caso dei grandi monopoli dell'energia (ENI, ENEL, Snam...), fiori all'occhiello del capitalismo italiano.

Eppure il governo tira avanti come se nulla fosse successo, nonostante si tratti di aziende partecipate dallo Stato. Né la (minima) tassa pare verrà rinnovata. Peraltro nessuno dei partiti borghesi, nessun organo della grande stampa, muove scandalo. Quelli che fanno campagne quotidiane contro il reddito di cittadinanza citando qualche caso di piccolo abuso, tacciono sull'evasione abnorme, pubblica e sfrontata, dei grandi monopoli. Gli stessi grandi monopoli che in varie forme finanziano, guarda caso, i partiti borghesi.

In compenso tutti i partiti dominanti sfornano ricette contro il caro bollette... a spese dei lavoratori. Chi, come nel caso del M5S, chiedendo uno scostamento di bilancio, cioè l'ennesima operazione a debito, da restituire alle banche con i relativi interessi. Chi proponendo il calmieramento delle bollette a carico della fiscalità generale, cioè dei lavoratori e dei pensionati che pagano l'80% delle tasse, nel mentre annuncia la flat tax a vantaggio dei ricchi (Forza Italia e Lega). Chi, come nel caso del PD e di altri, oscillando tra la richiesta di prezzo nazionale amministrato (non si chiarisce quale) e tetto al prezzo del gas a livello europeo, sapendo bene che Germania e Olanda sono contrarie per interesse proprio, e che dunque vi sarà un contenzioso dall'esito incerto.
Notevole il caso della patriota Giorgia Meloni, la quale ha obiettato alla richiesta platonica di un tetto nazionale al prezzo del gas con l'argomento testuale: “È impossibile, sono aziende quotate in Borsa, non sono mica nazionalizzate...”. Non male per la nuova “amica del popolo”.
La risultante certa è una sola: i grandi monopoli continueranno a ingrassare il proprio portafoglio con la complicità di tutti, a partire da Draghi.

Allora tutto il movimento operaio dovrebbe rivendicare prime drastiche misure elementari: bloccare le bollette riportandole ai prezzi di un anno fa; requisire immediatamente tutti i 40 miliardi di extraprofitti realizzati dai grandi monopoli energetici a sostegno del blocco; espropriare i grandi monopoli dell'energia e nazionalizzarli senza indennizzo, sotto il controllo dei lavoratori e dei consumatori. Che è anche la via per avviare una transizione energetica vera.

Senza queste misure di svolta tutto si riduce a chiacchiera e a inganno. Ma battersi per queste misure significa battersi contro tutti partiti borghesi per un governo dei lavoratori, l'unico che può compiutamente realizzarle e ricondurle a una alternativa generale di società.

Partito Comunista dei Lavoratori

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