Dalle sezioni del PCL

Arezzo. Denunciamo l'inceneritore come prodotto di politiche predatorie e speculative

30 Agosto 2022

La giunta comunale di destra intende triplicare le dimensioni dell'inceneritore di San Zeno

inceneritore san zeno


A maggio 2022 è uscita la notizia che la destra al governo di Arezzo, con in testa il sindaco Ghinelli, ha lanciato, senza vergogna alcuna, il progetto di aumentare la capacità dell’impianto di incenerimento di San Zeno dalle attuali 45.000 tonnellate annue di rifiuti alle 120.000 tonnellate, per servire tutti i comuni afferenti all’Ato Sud.
Dopo le iniziali perplessità dei sindaci dei comuni della Provincia, favorevoli comunque, ricordiamolo per la cronaca, all'ampliamento già approvato dalla Regione nel 2020 per la costruzione della linea 2 del termovalorizzatore di San Zeno per 70mila tonnellate, il progetto è stato accolto.

Le ultime nuove del 17 giugno, invece, parlano di due consiglieri di maggioranza dissociati dalla proposta Ghinelli, mentre AISA non parla, per adesso, della triplicazione dell’inceneritore.

Un tira e molla che non ci convince. La sostanza non cambia e il pericolo rimane. Appaiono evidenti i grandi interessi economici e gli interessi politici in campo: la giunta di destra aretina che controlla il comune e quindi AISA, il ruolo del PD subalterno e complice, come al solito, rispetto alle scelte della giunta Ghinelli.

La raccolta differenziata ad Arezzo, ma anche negli altri comuni della provincia, ha sempre rappresentato percentuali ridicole, e come potrebbe essere altrimenti se si deve ammortizzare il costo di un inceneritore, il quale produce, ricordiamolo, energia dai rifiuti a un prezzo maggiore rispetto a
quello di mercato?
Una seria raccolta differenziata spinta porta a porta fa bene alla salute pubblica, all’ambiente e aumenterebbe i posti di lavoro. Molti sono gli aspetti negativi che depongono a sfavore dell’inceneritore così com’è; figuriamoci il suo solo raddoppio, per far ingoiare il quale AISA non ha esitato a promuovere persino eventi musicali giovanili sotto il suo ombrello, come dire che il termovalorizzatore è innocuo e non è quel mostro pericoloso e inquinante come alcuni cattivi comunisti lo dipingono... Ma i giovani di Fridays for Future non hanno niente da dire in proposito?

Quindi, ribadiamo il nostro forte NO all’inceneritore in quanto tale, al suo raddoppio e ovviamente alla sua triplicazione!
Sappiamo che con il caro energia in atto verrà sventolata sotto il naso dei cittadini la assurda “opportunità” dell’ampliamento dell’inceneritore in quanto produttore di energia, magari con la promessa di grandi risparmi, che mai verrà mantenuta. Finora la TARI non è diminuita di 1 centesimo!
Noi ci opporremo con tutte le nostre forze a questo e al precedente folle progetto, sull'esempio della grande manifestazione avvenuta nel 2007 ad Arezzo proprio contro tutti gli impianti di incenerimento che nel frattempo non sono spariti, anzi, sono aumentati: oltre ai vari inceneritori presenti intorno a quello di San Zeno, ricordiamo la presenza di altre fonti a forte impatto di inquinamento atmosferico ormai storiche, dei tantissimi microimpianti a biomasse presenti sul territorio autorizzati dai comuni a dispetto del buon senso.

Per rilanciare una battaglia ambientalista efficace è necessario che questa abbia un carattere di classe e anticapitalista, che sia quindi legata in modo indissolubile alle lotte e alle ragioni della classe lavoratrice ma anche alla richiesta, che proviene dalle giovani generazioni, di un cambiamento di rotta rispetto alla devastazione capitalistica del pianeta. Solo mediante la rottura rivoluzionaria con il sistema capitalistico si potranno raggiungere gli obiettivi della salvaguardia dell’ecosistema e della liberazione dell’umanità dalle catene dello sfruttamento.

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Arezzo

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