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L’imponente sciopero dei trasporti nel Regno Unito

24 Giugno 2022
rmt


In Gran Bretagna sta accadendo qualcosa di importante per il mondo del lavoro, il sindacato RMT (Rail, Maritime and Transport) ha indetto uno sciopero spalmato su tre giorni (martedì, giovedì e sabato), dopo il fallimento dei nuovi negoziati con la controparte, in modo da massimizzarne l’impatto e gli effetti dello sciopero.

Il sindacato guidato da Mike Lynch è riuscito nell’impresa di massimizzare l’impatto raggiungendo punte di adesione alla protesta di decine di migliaia di lavoratori, bloccando il paese (quattro treni su cinque non partono). Lo scioperò sta contagiando anche il servizio metro a Londra.

Mike Lynce ha indicato in Boris Johnson e nel suo governo i veri responsabili di questa crisi: «questo pasticcio è stato creato dalla politica del governo».

Una situazione complessa, da tempo logorata, per i lavoratori del settore che hanno visto non solo scendere i salari in rapporto ad un incremento verticale dell’inflazione (9%), ma anche al continuo deterioramento delle condizioni di lavoro. Vanno aggiunti anche i “migliaia di esuberi”, più di 2500, previsti dalle numerose compagnie private che compongono il settore nel Regno Unito.

Se questo è un caos per il governo reazionario britannico, per la classe operaia è un segnalo ben chiaro: il tempo delle lotte per il mondo del lavoro non è finito. Il meglio deve ancora avvenire.

Eugenio Gemmo

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