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Dichiarazione di Radical Socialist (India) sull'invasione russa dell'Ucraina

9 Marzo 2022
Modi_Putin


Pubblichiamo un comunicato dei compagni marxisti rivoluzionari indiani di Radical Socialist sulla guerra in Ucraina.


Condanniamo la Russia in quanto aggressore imperialista, che sta usando la nostalgia di un “glorioso” passato per giustificare il suo espansionismo. Ciò desta grande preoccupazione perché crea un precedente che potrebbe in seguito toccare qualsiasi altro stato dell’ex URRS.

Come per l’invasione americana dell’Iraq, ribadiamo che non servono né la diplomazia né l’intervento delle Nazioni Unite. Come in quell’occasione, chiediamo il ritiro immediato ed incondizionato del paese aggressore.

Questa richiesta non si riferisce solo ai fatti più recenti. Chiediamo ai russi di ritirarsi da ogni regione nel territorio ucraino. Di ritirarsi quindi dalla Crimea e dalle province dell'Ucraina orientale, anche se riconosciamo la legittimità delle richieste di un'autonomia culturale e politica in modo che l'Ucraina assuma un carattere più democratico e federale. La Crimea aveva una propria Costituzione nel 1992 che le conferiva maggiore autonomia, con alcuni poteri delegati a Kiev. Senza alcun apparente motivo, il presidente Kuchma ha successivamente abrogato questa Costituzione.

Non prendiamo questa posizione sulla Russia a favore della NATO. La nostra posizione rimane invariata, ossia riteniamo che la NATO sia una minaccia militare imperialista senza alcuna legittimità, e avrebbe dovuto essere sciolta dopo la fine della Guerra Fredda. Tantomeno crediamo legittimo ora un suo intervento. E nemmeno vediamo la politica internazionale come una scacchiera dove i pedoni vanno sacrificati per il bene di un falso "male minore".

Comprendiamo che le vittime del conflitto possano chiedere l'intervento di altre potenze imperialiste, poiché questa è stata è da sempre successo sia con gli interventi della Russia sia degli USA, ma non sosteniamo questi appelli. Riteniamo che queste richieste si rivelino dannose soprattutto per la popolazione, poiché tali appelli sfoceranno inevitabilmente in uno scontro tra imperialismi armati di armi nucleari, piuttosto che qualsiasi azione attraverso strutture accettate a livello internazionale. La partecipazione delle Nazioni Unite come forza cuscinetto è un fallimento in partenza, dati i poteri di veto dei cinque membri permanenti nel Consiglio di sicurezza dell’ONU.

In linea di principio, non abbiamo una posizione generale sulle sanzioni. Eravamo favorevoli a sanzioni contro lo stato sudafricano dell'apartheid e siamo favorevoli a sanzioni contro l'occupazione coloniale di Israele. Eravamo contrari alle sanzioni imposte allo stato iracheno dopo che fu distrutto dalla guerra nel 1991, perché erano sanzioni che non servivano a una giusta causa ma solo alla sottomissione di uno stato all'imperialismo statunitense a un costo quasi genocida per la sua popolazione. Le potenze occidentali hanno deciso una serie di nuove sanzioni contro lo stato russo per la sua invasione dell'Ucraina. Alcune di queste potrebbero effettivamente ridurre la capacità del regime di Putin di finanziare la sua macchina da guerra, altre potrebbero essere dannosi per la popolazione russa senza influenzare più di tanto la classe dirigente.

Come marxisti rivoluzionari e come internazionalisti, sosteniamo il diritto all'autodeterminazione per tutte le minoranze oppresse. Pertanto, mentre sosteniamo il diritto ucraino all'autodeterminazione, sosteniamo anche i diritti del popolo di Crimea e degli abitanti delle province dell'Ucraina orientale. Sosteniamo il loro diritto di autodeterminarsi democraticamente, né sotto la "protezione amorevole" di Putin, né sotto le minacce militari ucraine.

Il governo Modi ha vergognosamente rifiutato di condannare l'invasione. Ciò ha ha causato tensioni con il governo e il popolo ucraino, rendendo più difficile il compito di evacuare celermente i cittadini indiani e mettendo in pericolo la loro sicurezza. Questa presunta superiore responsabilità umana nei confronti dei propri cittadini è stata relegata in secondo piano rispetto ai giochi diplomatici.

I partiti borghesi all’opposizione o sono rimasti in silenzio o, nel caso del Congresso Nazionale Indiano (partito di centrosinistra), hanno preso la stessa posizione del governo.

Il Partito Comunista d'India Marxista (maoista, ndr) ha rifiutato di definire l'azione russa un'invasione, sostenendo che è una circostanza "sfortunata". Insieme al Partito Comunista d'India (stalinista, ndr), l'obiettivo principale è quello di accusare gli Stati Uniti e la NATO di avere la responsabilità primaria di ciò che è accaduto e che quindi la Russia abbia solo "reagito" alle provocazioni. Questa mancanza di una posizione classista non fa onore né a loro né ai loro sostenitori, e danneggia la credibilità complessiva della sinistra.

Per un'Ucraina democratica e socialista.

Il nostro saluto agli eroici russi che si sono levati in piedi contro i tamburi di guerra.

Radical Socialist - India

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