Prima pagina

Putin contro Lenin

I “comunisti” putiniani ascoltano Putin?

3 Marzo 2022

Come il Presidente russo spiega la guerra all'Ucraina, “terra russa”

putincontrolenin


«L'Ucraina per noi non è solo un paese vicino, è una parte inalienabile della nostra storia, della nostra cultura, e del nostro spazio spirituale... L'Ucraina moderna è stata interamente creata dalla Russia o, per essere più precisi, dalla Russia bolscevica e comunista. Questo processo iniziò praticamente subito dopo la rivoluzione del 1917, e Lenin e i suoi compagni lo portarono avanti in un modo che risultò estremamente duro per la Russia, separando quello che è storicamente terra russa. [...] Ora vorrei concentrare la mia attenzione sul periodo iniziale della formazione dell'URSS. Dopo la rivoluzione d'Ottobre del 1917 e la successiva guerra civile, i bolscevichi si misero a creare una nuova entità statale. Avevano disaccordi seri tra di loro su come farlo. Nel 1922 Stalin era il segretario generale del partito comunista russo ( bolscevico) e il commissario del popolo per gli affari etnici. Suggerì di costruire il paese, dando alle repubbliche, le future entità amministrative e territoriali, ampi poteri pur unendosi in uno stato unificato. Lenin criticò questo piano e suggerì di fare concessioni ai nazionalisti. [...] Le idee di Lenin su ciò che equivaleva in sostanza a un accordo per uno stato confederativo e uno slogan sul diritto delle nazioni alla autodeterminazione, fino alla secessione, furono poste alla base della struttura sovietica [...] L'Ucraina sovietica è il risultato della politica dei bolscevichi e può giustamente essere chiamata “l'Ucraina di Lenin” [...] È un gran peccato che le basi del nostro Stato non siano state ripulite dalle odiose e utopiche fantasie ispirate alla rivoluzione, che sono distruttive per qualunque Stato normale...» (21 febbraio 2022)

Sono le parole testuali di Vladimir Putin, pronunciate a reti unificate alla televisione russa e comunicate al mondo, due giorni prima dello scatenamento della guerra contro l'Ucraina. Parole inequivocabili, dal punto di vista storico e da quello politico.

Sotto il profilo storico e culturale, danno la misura del livore anticomunista del presidente russo contro Lenin e il bolscevismo. Significativa in particolare la distinzione che Putin fa tra Lenin e Stalin. Un ex funzionario del KGB asceso ai vertici della Russia vede in Lenin e nel principio di autodeterminazione delle nazioni oppresse il responsabile della decadenza della vecchia Russia imperiale, e in Stalin l'oppositore ai principi di Lenin e del bolscevismo. Ineccepibile. Hanno qualcosa da dire al riguardo gli estimatori cosiddetti comunisti di Putin e del putinismo?

Sotto il profilo politico, le parole di Putin chiariscono la natura vera della guerra in corso. Altro che difesa del Donbass e dei diritti delle popolazioni russofone! Putin dice a chiare lettere che il suo obiettivo è l'intera Ucraina in quanto “terra russa”. Un'Ucraina cui Putin nega ogni identità nazionale, in perfetta continuità con lo sciovinismo grande-russo dell'impero zarista, quello che la rivoluzione rovesciò.

Gli adoratori di Putin prestino almeno ascolto a ciò che lui stesso dichiara: la guerra in corso è la guerra dichiarata della Federazione Russa contro la nazione ucraina, considerata testualmente «parte inalienabile» della Russia. Una guerra imperialista. Non vi è da aggiungere altro.

Partito Comunista dei Lavoratori

CONDIVIDI

FONTE