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Ciccio Manzo, in memoria di un grande marxista rivoluzionario

17 Dicembre 2021
ciccio manco


La sera del 14 dicembre la sezione palermitana del Partito Comunista dei Lavoratori ha perso il compagno Francesco Paolo Manzo. «Ciccio» per gli amici.
Un compagno esemplare che aveva tutte le qualità del rivoluzionario: generoso, genuino, empatico e inflessibile nei princìpi del marxismo rivoluzionario.

Ha cominciato la sua attività politica sin da giovanissimo, aderendo alle lotte operaie e studentesche in pieno Sessantotto. Comincia a lavorare come ferroviere e poi come operaio negli stabilimenti ENEL prima di Milazzo, poi di Termini Imerese e infine di Palermo.
Appena affacciatosi alla lotta, si organizza all'interno della CGIL e parallelamente nei "soviet" che contribuisce a costituire. Viene più volte eletto come delegato del consiglio di fabbrica in tutti i suoi posti di lavoro.
Chiunque in queste ore stia ricordando il Ciccio di quegli anni non trattiene la commozione al pensiero della sua sanguigna dedizione alla lotta di classe, del terrore che era capace di infondere nei padroni quando si trovavano ai cancelli le centinaia di lavoratori agguerriti che Ciccio Manzo contribuiva in prima linea a organizzare.

A partire dal PCd'I-ml, MLS e passando per Democrazia Proletaria, diverse sono le organizzazioni della sinistra extraparlamentare cui Ciccio aderisce nei tumultuosi anni della sua gioventù, fino alla militanza nel Partito Comunista dei Lavoratori.
Negli anni '90, dopo il tesseramento nel Partito della Rifondazione Comunista, passerà al Partito dei Comunisti Italiani. Drasticamente, la profonda delusione per il tradimento inveterato del primo e ancor più del secondo partito, lo porterà all'abbandono dell'attività politica, e al dedicarsi alla lotta sindacale e all'organizzazione delle strutture consiliari, anche in forma "clandestina", che sole, nella sua memoria ed esperienza, avevano gratificato la sua passione rivoluzionaria, provando nei fatti la forza che esse riuscivano a esprimere.

Nei primi anni 2000 comincia ad avvicinarsi al marxismo rivoluzionario, approfondendo le posizioni di Lev Trotsky, la sua continuità con Marx, Engels e Lenin, conoscendo la storia della Quarta Internazionale.
Viene in contatto col PCL poco dopo la sua fondazione (2006-2008) ed è subito tra i fondatori della prima sezione palermitana. Dopo qualche tempo, i compagni di quella prima sezione romperanno col partito per entrare nel PdAC. Ma a causa del settarismo, della inesistenza del centralismo democratico quale principio regolatore di un partito leninista nonché garanzia contro ogni burocratismo, impressionato soprattutto dal meccanismo congressuale "a liste chiuse", il compagno Ciccio uscirà poco dopo dalla sezione italiana della LIT-CI. Si riavvicinerà al PCL a inizio 2021, quando a Palermo viene a costituirsi una nuova sezione, presso la quale si tessererà come militante a maggio.

Parallelamente all'attività di partito, da convinto gramsciano qual era, non ha mai abbandonato l'obiettivo della formazione dei consigli proletari attraverso la costituzione di un'associazione che si poneva questa specificità, transitoria al governo dei lavoratori.

Ha dedicato la vita al comunismo rivoluzionario e internazionalista.

Il PCL piange a lutto per la sua perdita, ma anche di rabbia, perché Ciccio non ci lascia per un caso sciagurato. Lo storico compagno di Palermo, esempio di onestà, di determinazione e di ricerca rivoluzionaria, ci è stato prematuramente e criminosamente strappato via dal capitalismo. È stato il lavoro a quotidiano contatto con l'amianto nella fabbrica di Termini Imerese la causa del male che ci ha strappato via Ciccio, come a lui strappò molti amici, colleghi, compagni, alcuni giovanissimi, anni prima.

Ciccio è stato solo una dell'infinito mausoleo di vittime del capitalismo il cui libro nero non scriverà nessun filantropo liberale. Conosciamo la causa della sua perdita perché Ciccio era un comunista ed era cosciente del mostro che lo aveva avvelenato, del nemico che aveva combattuto, e fin negli ultimi giorni, sdrammatizzando nel suo stile ma serissimo nel contenuto di fondo, è quanto continuava a denunciare a chi gli chiedesse dei risultati della chemioterapia.

Indimenticabile compagno Ciccio, il Partito Comunista dei Lavoratori continuerà a marciare per te e con te, con quello che gli hai dato e che gli apparterrà per sempre, verso la rivoluzione, avvenire ineluttabile del cammino dell'umanità verso l'unica, vera libertà.
I tuoi compagni proseguiranno la conduzione della «lutte finale», la costruzione della Repubblica Sovietica Internazionale.
Figli di una vecchia canzone, come concludeva l'Internationale che intonavi sempre per primo, sarai nel sole che squarcerà queste tenebre e sorriderà su un mondo rinato, su una pagina della storia finalmente nuova.

I funerali del nostro grande compagno Ciccio Manzo saranno venerdì 17 dicembre, ore 9:00 alla Chiesa di San Giuseppe (via Roccazzo, 1) a Passo di Rigano, Palermo.
Per chi volesse partecipare, anche telematicamente, stiamo organizzando domenica 19 Dicembre, ore 10:30, al Laboratorio Andrea Ballarò – che ringraziamo per lo spazio – un momento di ricordo di Ciccio.
Ringraziamo tutte le compagne e i compagni per la forza che hanno trasmesso a noi e soprattutto alla sua famiglia, a sua moglie Antonella e ai suoi due figli Ferdinando e Daniele.

Ciccio è vivo e lotta insieme a noi!

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Palermo

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