Interventi

Grande successo dei trotskisti in Argentina

15 Novembre 2021
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Il racconto delle elezioni, la cronaca delle elezioni in Argentina, conclusesi ieri, non né è complesso e né controverso. Bisogna solo avere il coraggio e l’onestà intellettuale di analizzarle.

Il primo dato di cui adesso dobbiamo parlare, il più significativo che risalta gli occhi, è lo straordinario successo del trotskismo argentino, che si conferma come terza forza del Paese ottenendo quattro deputati nazionali: Myriam Bregman (Città Buenso Aires), Nicolás del Caño e Romina del Plá (provincia di Buenos Aires) e Alejandro Vilca (Jujuy).

Su questo risultato, che valuteremo con maggior serenità quando nei prossimi giorni avremo un maggior numero di dati, non possiamo però non sottolineare la grande forza del cartello elettorale, il FIT-U. Un cartello di forze rivoluzionarie, tutte con un ascendente trotskista, che hanno messo da parte le loro invidie politiche neosettarie al servizio della classe operaia argentina. Così oggi hanno avuto un ottimo consenso alle urne, sono state capaci di scuotere le piazze contro la destra e il peronismo così come poco più di un anno fa hanno diretto la lotta per il diritto all’aborto.

Insomma, da più di un decennio il FIT è un punto fermo per tutta l’estrema sinistra a livello mondiale, una speranza per la lotta di classe internazionale. All’ascesa del movimento rivoluzionario in Argentina corrisponde in modo più o meno direttamente proporzionale l’oblio dei media, specie in Italia. Un vizio, un male che accomuna sia la stampa ufficiale che i portali dell’estrema sinistra; un male che possiamo definire come una sorta di “troskofobia”.

Da anni ripeto che il problema politico cela sempre un problema ideologico; così il FIT-U viene ridimensionato dalla stampa borghese (come naturale), e l’estrema sinistra fa opera di quello che in psicologia si chiama rimozione. Pur di non porre alla cronaca il successo dei trotskisti, fa opera di cancellazione: semplicemente non esistono.

Il Fronte di Sinistra e dei Lavoratori - Unità (FIT-U) ha ricevuto un grande consenso popolare e dal proletariato argentino, rimane stabilmente nel termometro elettorale come terza forza, e l’elezione di quattro deputati nazionali distribuiti tra alcune forze del cartello ne sono la riprova.

Nella provincia di Buenos Aires, le organizzazioni del FIT-U, composte dal PTS, IS, PO e MST, hanno raccolto il 6,8% dei voti. Nella sola città il blocco di estrema sinistra ha raggiunto il 7,76%.
Nella provincia di Jujuy hanno ottenuto il 25,2%, a Jujuy appena sotto il 25,7% del Frente de Todos, coalizione di partiti peronisti (101.807 voti).

L’enorme consenso della FIT-Unidad è funzionale a rafforzare l'alternativa di classe che è cresciuta e si è consolidata in tutti questi anni, e sicuramente, come recita un loro comunicato, servirà alla classe operaia a contrastare le politiche del FMI, lottando per una retribuzione, lavoro e pensioni dignitosi.

La lista FIT-U si è fatta portavoce di un programma ben definito e incentrato, come di consueto, sui diritti dei lavoratori, sui diritti civili, con una critica diretta al sistema economico globale e proposte di statalizzazione. Parlare alla gente facendo leva su una prospettiva internazionalista, mettendo al centro la redistribuzione della ricchezza.

Eugenio Gemmo

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