Dalle sezioni del PCL

Lentini, elezioni comunali e situazione ambientale

10 Ottobre 2021

Discariche e inquinamento. Una battaglia sociale e di classe che continua oltre le elezioni

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Il Partito Comunista dei Lavoratori, di fronte ad una situazione di grave crisi sanitaria, ambientale, sociale ed economica del territorio di Lentini e di tutta la fascia limitrofa, prende posizione rispetto alle elezioni comunali del 10-11 ottobre.

La discarica della Sicula Trasporti dei Leonardi a Lentini tratta i rifiuti di due terzi dei comuni siciliani, e l’indagine nominata “Mazzetta sicula” ha portato alla luce gravi irregolarità nella sua gestione (come lo sversamento di percolato in mare e il trattamento illecito di rifiuti ospedalieri).
Di fronte ad una e vera propria strage silenziosa, dovute alle discariche di spazzatura presenti a Lentini e dintorni, i comunisti non possono stare in silenzio.
Tra i sei candidati sindaci, ci sono ben cinque aspiranti tra destroidi più o meno diplomatici, Cinque Stelle sempre più democristiani nei metodi che confluiscono in una lista larga, pseudo sinistroidi, piddini che hanno già fallito, tutti proni ai poteri forti del business della munnizza.

La maggior parte dei candidati sindaci e le liste associate dei partiti di governo risentono di questo clima, e rappresentano e rappresenteranno in seno al consiglio comunale gli interessi delle lobby dominanti, a partire da quelle della spazzatura (discariche, inceneritori, ecc.), nel passato, nel presente e nel futuro.
Intanto la situazione delle discariche si ripercuote pesantemente su alcune città della Sicilia orientale, proprio per l'impossibilità di depositare la spazzatura nelle discariche ormai totalmente sature. A questa precaria situazione igienico-sanitaria si sommano le tariffe TARI tra le più alte d'Italia. Nel quadro dei soggetti presenti alle elezioni, l'unica lista sganciata dai partiti di governo e da logiche clientelari e di profitto è la lista civica di lotta "Terra", espressione del coordinamento No discarica Armicci, che si è opposta con la forza organizzata degli abitanti del luogo alle discariche esistenti e a quelle in cantiere, compreso un inceneritore! Quest'aggregazione inoltre è ispirata dal gruppo di Antudo, soggetto politico indipendentista siciliano.

Come PCL riteniamo, nella reciproca autonomia, indipendenza e differenze – alcune grandi per quanto riguarda la prospettiva indipendendista di Antudo – che i metodi di lotta radicali seguiti dal coordinamento no discarica Armicci sono quelli efficaci, esemplari, che dovrebbero essere seguiti da tutte le realtà di lotta. Dissentiamo però radicalmente con Antudo sul loro obiettivo dell'indipendenza della Sicilia. Quindi nessun sostegno programmatico alla piattaforma indipendentista di Antudo. In un'epoca in cui il potere politico ed economico è sempre più centralizzato e predatorio, dividere, frantumare i territori è suicida. Al contrario, serve unificare le lotte tra i territori, e porre al centro degli obiettivi di lotta ad esempio l'esproprio sotto il controllo dei lavoratori, senza indennizzo, delle grandi fabbriche che inquinano ed uccidono. Il territorio siracusano è pieno di queste fabbriche che devastano la salute della maggioranza della popolazione aretusea.

Per creare nuove municipalità partendo dall'autorganizzazione dal basso, come sottolineano i rappresentanti della lista Terra, non si può fare affidamento solo sulle proprie risorse o sulla sola onestà amministrativa degli amministratori, o su uno striminzito bilancio partecipativo. Bisogna andare oltre, elevare il conflitto sociale contro chi strangola gli enti locali, non pagare i debiti alle banche usuraie, mettere in discussione il patto di austerità imposto dall'Unione Europea delle banche capitaliste, che tanti tagli ha determinato ai bilanci delle amministrazioni locali. Anche qui serve l'esproprio, la nazionalizzazione e il controllo pubblico delle banche usuraie senza indennizzo sotto il controllo diretto dei lavoratori e delle lavoratrici, in modo tale che il risparmio degli abitanti locali venga utilizzato per fini sociali. Solo così gli enti locali potranno accedere alla liquidità per i loro progetti sociali. Serve andare oltre la raccolta differenziata della spazzatura, il riuso e il compostaggio; tutte cose necessarie segnatamente nel nostro territorio. Bisogna eliminare o ridurre drasticamente la produzione della plastica e di tutti gli imballaggi inutili e dannosi.

Serve un'economia pianificata, che stabilisca con i lavoratori, le lavoratrici, le comunità locali, che cosa produrre, come produrre, quanto produrre, per chi produrre, a partire dai bisogni sociali delle comunità locali. Tra le tante consulte, una molto importante dovrebbe nascere a Lentini, quella sul lavoro. Un luogo in cui riunire tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta per unificare la loro forza e le loro vertenze. Dovrebbe essere il luogo, inoltre, in cui riunire i precari e i disoccupati locali, per avviare battaglie contro la mancanza e la precarizzazione del lavoro.
Il comune deve assumersi queste finalità sociali e combattere per loro. Per tutte le ragioni precedentemente annotate, come Partito Comunista dei Lavoratori, non essendo presenti alle elezioni, abbiamo dato pertanto indicazioni di voto critico alla lista Terra e alla candidata sindaca Maria Adagio, nella prospettiva di costruire oltre le elezioni comunali un fronte unico sociale e di classe anticapitalistico anche nel territorio leontino, che tanto bisogno ha di un nuovo progetto sociale di cambiamento e di civiltà.

Partito Comunista dei Lavoratori - coordinamento regionale Sicilia

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