Dalle sezioni del PCL

Per la difesa del trasporto pubblico e dei lavoratori e lavoratrici AVM

5 Settembre 2021
Avm


Volantino distribuito alla manifestazione che si è tenuta al lido di Venezia sul trasporto pubblico veneziano.

Il PCL non ha aderito alla manifestazione, perché organizzata dal "gruppo 25 aprile" e da forze politiche borghesi del quadro parlamentare (PD, M5S, liste civiche, che a Venezia dentro il consiglio comunale sono all'opposizione) su una piattaforma interclassista, ma eravamo presenti per portare il nostro sostegno e le nostre proposte al centinaio di lavoratori di AVM-ACTV presenti sotto le sigle sindacali di SGB, CGIL e USB


Da mesi i lavoratori del trasporto pubblico veneziano lottano coraggiosamente contro l'aggressione di AVM e della giunta comunale, che mirano a consolidare i bilanci con tagli di centinaia di euro in busta paga e pesanti aggravi delle condizioni di lavoro scaricando ogni problema sui dipendenti ma anche sulla cittadinanza tutta attraverso la riduzione dei servizi, con disagi alla mobilità e un inevitabile aumento dei rischi di contagio. In diverse occasioni i dipendenti di AVM sono anche stati il bersaglio di passeggeri esasperati a causa del disastro organizzativo dell'azienda.

Il sindaco Brugnaro e la giunta comunale, che dal 2015 prelevano ogni anno milioni dalle risorse di AVM per tenere in piedi il bilancio del Comune, pur di negare le criticità anche sul versante della manutenzione, sono arrivati ad imputare a sabotaggi le ripetute avarie dei mezzi. La verità è che gli unici che davvero stanno sabotando il servizio di trasporto e mettendo a rischio il diritto alla mobilità sono la giunta comunale e la dirigenza AVM, con il ridimensionamento della qualità del servizio e con l’affidamento a terzi di parte della manutenzione dei mezzi navali (in continuità con le prassi delle giunte del centrosinistra), e delle corse di rinforzo. Perché non destinare queste risorse ad AVM? Forse perché andrebbe persa l'ennesima occasione di ingrassare qualche imprenditore amico? O magari è uno stratagemma in più per puntare alla privatizzazione totale del servizio di trasporto pubblico a Venezia?

Nonostante i fondi stanziati a livello nazionale e la ripresa del turismo, azienda e Comune parlano di un nuovo enorme deficit, confermando la disdetta degli integrativi aziendali e negando il ripotenziamento del servizio di trasporto secondo le reali necessità di Venezia.

Il prefetto Zappalorto, solerte nel minacciare la repressione contro i lavoratori in lotta (già repressi da una legislazione antisciopero tra le più restrittive d'Europa), si è ben guardato dal farsi carico della tutela del diritto alla mobilità, leso da AVM in combutta con la giunta comunale, e dei rischi per l'incolumità delle persone. In fin dei conti a che servono le istituzioni borghesi se non a garantire lo sfruttamento (diretto o indiretto) ai danni dei lavoratori e delle masse popolari e a tutelare chi di questo sfruttamento si giova?

Il nostro auspicio è che i/le dipendenti di AVM proseguano la loro lotta con determinazione crescente (anche con lo sciopero ad oltranza a salvaguardia della sicurezza propria e dei passeggeri) e che tutti i lavoratori e le lavoratrici di Venezia diano loro il proprio sostegno, ed è in questa prospettiva che ci adopereremo.

- Annullamento immediato della disdetta dei contratti integrativi;

- stop al prelievo di risorse di AVM da parte del Comune di Venezia e restituzione di quanto incassato in questi anni;

- stop al riversamento su AVM di costi e mutui impropri (parcheggi, tram, strisce blu gratuite, ecc.) e rimborso delle spese da parte del Comune;

- stop all’affidamento di parti del servizio a imprese private e reinternalizzazione di tutti i processi della manutenzione;

- sblocco delle assunzioni di personale;

- riconoscimento dei fondi extra per le linee ferries e di quelli per le tratte percorse sul Ponte della Libertà;

Ma soprattutto rivendichiamo per AVM il commissariamento operaio: l'azienda deve essere posta sotto il controllo dei lavoratori e delle lavoratrici. È questa l'unica via per far piazza pulita della mala gestione che da troppo tempo si trascina. È questa l'unica via per tutelare salari e diritti e per difendere la qualità del servizio pubblico.

AVM A CHI LAVORA!

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Venezia "Pietro Tresso"

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