Dalle sezioni del PCL

No ai licenziamenti alla Gianetti!

Sciopero generale per respingere l'attacco padronale

5 Luglio 2021
gianetti


Con lo sblocco dei licenziamenti voluto dal governo Draghi e dalla Confindustria ecco i primi risultati: 152 licenziamenti alla Gianetti ruote di Ceriano Laghetto.
152 famiglie gettate sulla strada con una semplice e-mail. Le “raccomandazioni” a non licenziare contenute nella dichiarazione congiunta fra governo, Confindustria e CGIL-CISL-UIL, come era ampiamente prevedibile, non sono servite a fermare le bramosie padronali.
Gravi sono le responsabilità dei vertici sindacali, che invece di predisporre gli strumenti difensivi atti a scongiurare questo pesante attacco all'occupazione, si sono prestati a firmare un impegno privo di qualsiasi valore.
Il PCL esprime la propria incondizionata solidarietà con i lavoratori della Gianetti che, da oggi, presidiano la fabbrica a difesa del posto di lavoro.
Siamo di fronte ad un vasto e radicale attacco padronale contro l'insieme del movimento operaio: dal settore della logistica con l'assassinio di un dirigente sindacale del SI Cobas durante uno sciopero, ai licenziamenti alla Whirlpool ed agli oltre 1000 annunciati dall'Alitalia. Per fermare questo rullo compressore padronale che rischia di azzerare diritti, cancellare posti di lavoro e peggiorare drasticamente le condizioni di vita delle classi popolari, bisogna rompere con la pratica perdente della concertazione con il governo e i padroni. Sempre più urgente è la necessità di costruire, al di là delle sigle sindacali, uno sciopero generale intercategoriale, capace di unificare le tante vertenze aperte nel paese.
Le aziende che licenziano vanno occupate. In questo quadro va avanzato un programma di lotta che rivendichi la nazionalizzazione senza indennizzo per le imprese che licenziano, e la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario.

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Monza-Brianza

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