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Oltre il ddl Zan. Contro violenza e oppressione, autorganizzazione!

26 Giugno 2021

Volantino distribuito dal PCL nei pride di questi giorni e delle prossime settimane

pride2021


Il 28 giugno 1969 allo Stonewall Inn di New York un fatto importante diede inizio ad un vasto movimento di lotta per i diritti delle persone LGBTQIA+, di respiro internazionale: una retata da parte della polizia trovò una pronta risposta da parte di gay, lesbiche e trans che alzarono la testa e risposero alla violenza poliziesca.

Il sistema capitalista a braccetto con il patriarcato sono il principale nemico della liberazione umana dallo sfruttamento e dall'oppressione. Questo sistema economico basato sullo sfruttamento dei/lle lavorator* concepisce come unico modello di relazione amorosa la famiglia monogamica borghese eterocisnormativa; famiglia che storicamente si evolve dal patriarcato come cellula di riproduzione della forza-lavoro, di trasmissione della proprietà privata, e che si situa alla base della dinamica di accumulazione capitalistica.

La classe dominante (capitalisti, banchieri e Chiesa) e i governi che tutelano i suoi interessi, come il governo Draghi e i governi precedenti, non sono nostri alleati. I partiti reazionari come Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, UDC, alleati della Chiesa, sono schierati compattamente contro il ddl Zan del PD appoggiato dal centrosinistra.
Una legge necessaria ma piena di contraddizioni. Contraddizioni che non possono essere risolte semplicemente attraverso una legge formale, che per lo più si traduce in inasprimento delle pene e non per una maggiore prevenzione, se non con la proposta simbolica della giornata contro omo-bi-transfobia.

Il movimento LGBTQIA+ deve autorganizzarsi, come a Stonewall!
Non possiamo fare affidamento su forze politiche che rappresentano gli interessi di chi ci sfrutta e di chi ci opprime! Solo la nostra forza autorganizzata connessa alle lotte del mondo del lavoro, dell'antifascismo, del femminismo e del transfemminismo, degli/lle immigrat*, degli/le student*, può veramente aprire ad un orizzonte nuovo di liberazione da ogni forma di oppressione, sessuale e di genere.

Noi rivendichiamo il superamento delle strutture sociali che perpetuano e trasmettono la violenza e l'oppressione, e veicolano la morale borghese reazionaria e bigotta. Per questo è dunque necessario l'abbattimento del sistema capitalistico per la ricostruzione di una nuova società basata su relazioni libere e consensuali. Solo questa società vedrà il trionfo di una nuova morale basata su valori collettivi e comunitari. Fate largo “all'eros alato”, “all'amore multiforme e multicorde”!

• Contro l'omolesbobitransfobia l'oppressione e la violenza servono autorganizzazione e autodifesa.

• Contro il ruolo reazionario della Chiesa Cattolica: abolizione del Concordato e di tutte le regalie concesse al Vaticano, come la truffa dell’8x1000.

• No all'insegnamento della religione nella scuola pubblica!

• Per il riconoscimento dell'identità trans e non binarie, contro le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e l’identità di genere.

• Per il riconoscimento della genitorialità per i/le single e per le coppie LGBTI+.


Per una prospettiva anticapitalista e socialista su scala mondiale!
Solo il socialismo (non le false declinazioni e storture, come lo stalinismo nemico delle donne e persone LGBTQIA+) potrà liberare l'umanità da ogni forma di sfruttamento, violenza e oppressione.

Partito Comunista dei Lavoratori

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