Interventi

Nuova attacco alla Palestina

15 Maggio 2021
Pales


Nella notte tra il 13 e il 14 maggio l'aggressione dell'esercito israeliano nei confronti della popolazione palestinese si va sempre più intensificando.

L'esercito di Israele si è ammassato in forze al confine, dopo aver precedentemente avviato un massiccio bombardamento via aerea, della striscia di Gaza.
Obiettivo: l'occupazione della "striscia".

La colpa dei palestinesi sembra essere quella di esistere e resistere.
La stessa esistenza del popolo palestinese sembra un offesa per i vertici dello stato sionista, la loro resistenza naturalmente un affronto alla potenza e alle ambizioni del suddetto stato.

Il pretesto che ha scatenato questa nuova e vile aggressione è la confisca delle case dei residenti di Gerusalemme -Al Aqsa- e Sheik Jarrah per darle ai coloni israeliani.

Oltre naturalmente alle decine di arresti illegittimi che la polizia sionista ha operato nei confronti di chi accennava anche soltanto a protestare contro quanto stava accadendo.

Tutto ciò si svolge davanti agli occhi del mondo intero e senza reazione alcuna; centinaia di vittime tra i civili, bambini morti sotto i bombardamenti, non provocano nessuna indignazione in un contesto dominato dal profitto e dagli interessi degli Stati imperialisti.

Il massacro non sembra fermarsi e le stesse parole dell'assassino Netanyahu confermano ciò: «ho detto che avremmo fatto pagare un prezzo molto alto ad Hamas. Lo facciamo e continueremo a farlo con grande intensità».

Eloquenti sono anche le parole del presidente USA che afferma di non aver visto "nessuna risposta eccessiva" da parte dell'esercito israeliano.

Evidentemente 27 bambini - fino ad ora - trucidati dalle bombe israeliane non sono poi così eccessivi agli occhi di Biden, o forse molto più semplicemente Biden guardava altrove.

Come sempre non possiamo confidare nelle risoluzioni internazionali dell'ONU o di altri organi, tanto più che al di là delle chiacchiere stanno dalla parte di Israele come avamposto dell'imperialismo; confidiamo invece nell'unità di tutti i lavoratori palestinesi, israeliani e di tutto il mondo arabo, contro l'occupazione sionista coperta dagli imperialismi di tutto il mondo, Usa in testa.

Per una palestina libera, rossa e socialista.

Armando Attilio Tronca

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