Rassegna stampa

Infortuni, Ferrando: ''Solo 'pannicelli caldi' nel testo unico sulla sicurezza''

20 Marzo 2008

Politica- primo piano -Il leader del Partito comunista dei lavoratori allo 'Speciale Elezioni 2008' dell'Adnkronos: ''Serve esproprio, senza indennizzo, di tutte le aziende responsabili di morti bianche''. E su Alitalia propone: ''Nazionalizzare la compagnia sotto il controllo dei lavoratori''. Guarda i video 1,2,3

Roma, 20 mar. (Adnkronos) - "Pannicelli caldi". Così il leader del Partito comunista dei lavoratori Marco Ferrando (nella foto), nel corso dello 'Speciale Elezioni 2008' dell'ADNKRONOS, definisce i provvedimenti contenuti nel testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, attualmente all'esame del Parlamento /Guarda i video
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http://www.adnkronos.com/IGN/FacciaAFaccia/?vid=1.0.1994397968
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http://www.adnkronos.com/IGN/Candidato_dice/?vid=1.0.1994398136
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http://www.adnkronos.com/IGN/ComeSiPresentano/?vid=1.0.1994398034

Per Ferrando, infatti, anzitutto "vanno eliminate le leggi sulla precarizzazione del lavoro, che espongono fisiologicamente i lavoratori a un rischio di sicurezza, perché nessun precario ha il potere contrattuale per chiedere il rispetto delle norme antinfortunistiche, che possono essere anche le più severe ma che non si ha poi la forza di imporre". In secondo luogo, "bisogna aumentare gli stipendi, perché milioni di lavoratori sono costretti a fare gli straordinari per poter campare e, quanti più se ne fanno, tanto più aumenta la percentuale del rischio, come dimostra purtroppo il tragico evento alla Thyssen".

Quanto agli stessi aspetti tecnici contenuti nel testo unico di legge, "sono assolutamente carenti e per certi versi scandalosi - afferma il leader del Pcl - Ad esempio, si trasforma il reato di inosservanza delle norme antinfortuni in una sorta di reato amministrativo, mentre dovrebbe essere a tutti gli effetti un reato penale. E poi si risparmiano quelle aziende che dimostrano di non sfruttare il lavoro nero oltre la percentuale del 20%, come se al di sotto di quella quota il lavoro nero in Italia fosse di fatto legale. Noi - sottolinea Ferrando - siamo per l'esproprio, senza indennizzo, di tutte le aziende responsabili di morti bianche".

Ferrando interviene anche sulla vicenda Alitalia. "Temo che si svenderà l'azienda ai migliori acquirenti: migliori nella logica del profitto, non per gli interessi dei lavoratori".

"Con ogni probabilità - afferma l'esponente del Pcl - i settemila esuberi evocati sono una stima molto prudente, abbassata per difetto. Si annuncia, anche per gli effetti sull'indotto, una penalizzazione dell'occupazione molto più consistente. Tutto ciò è assolutamente inaccettabile - afferma Ferrando - dopo che ai lavoratori di Alitalia sono stati chiesti sacrifici su sacrifici, da quando è partito il progetto di privatizzazione dell'azienda, promettendo che sarebbero serviti a risanarla".

Invece, "il risultato è che il management, che ha nuotato nell'oro, ha devastato l'azienda e l'ha portata alla rovina. E ora, si chiede ai lavoratori di pagare tutto ciò sulla loro pelle. Noi del Partito comunista dei lavoratori siamo per una soluzione alternativa - spiega Ferrando - ovvero la nazionalizzazione, senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori, della compagnia, mandando a casa il vertice aziendale di Alitalia".

http://www.adnkronos.com/IGN/Politica/?id=1.0.1993906017#commenti

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FONTE

  • mikmak@infinito.it