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Il capitalismo statunitense in cammino contro le libertà civili

3 Aprile 2021
biden-harris


Sotto la copertura della protesta di destra "Stop the Steal" (1) del 6 gennaio, i governi statali si stanno rapidamente muovendo a scrivere nuove leggi antiprotesta, o a rafforzare quelle già esistenti.
La punta acuminata di queste leggi è baldanzosamente puntata contro i movimenti di sinistra e dei lavoratori, e rivolta più che altro allo sgonfiare il massiccio movimento "giustizia per George Floyd" esploso nelle strade la scorsa estate.

Lo Stato è uno strumento del dominio di classe. Il suo scopo è garantire la legge e l'ordine della classe dominante. Negli Stati Uniti, e praticamente ovunque, questa è la regola del capitalismo. Mentre lo stato federale americano porta avanti la repressione, eccetto straordinarie situazioni di crisi, esso continua a dipendere dal consenso dei lavoratori e degli oppressi nel senso limitato dalla democrazia rappresentativa. Il meccanismo di sfruttamento in una democrazia capitalista significa continuare a mantenere il consenso di coloro che sono sfruttati. Ciò significa mantenere un'illusione e un'aspettativa di diritti democratici elementari come la libertà di parola e la libertà di riunione. Allo stesso tempo, la classe dominante desidera smobilitare e rendere inoffensivi gli oppositori politici quali gli attivisti della giustizia sociale.

Come sottolineava lo scomparso trotskista George Novack (2) durante il culminare del maccartismo nel 1953, «quali che siano le libertà democratiche di cui possano godere il popolo americano, il movimento dei lavoratori, e gli afroamericani, per statuto e per prassi queste non ci sono state generosamente concesse come donazioni liberali da detentori di proprietà e potere dal cuore generoso, ma sono state strappate al potere della classe dominante attraverso amare e prolungate battaglie, qualche volta anche armi alla mano... E anche quando dopo che tali leggi sono concesse per mezzo di una strenua lotta, un'incessante vigilanza è richiesta per prevenire che esse siano ignorate, violate o limitate dalle autorità ai vari livelli».


PERSONAGGI INVENTATI: REPRESSIONE DI STATO CONTRO LA SINISTRA E LA DESTRA

I politici della sinistra liberale sono stati enfatici nel loro ripudio del tentativo «sedizioso» e «insurrezionale» dei fascisti e delle forze di estrema destra che hanno preso d'assalto gli edifici congressuali. Questi pronunciamenti hanno il potenziale di spargere confusione fra la sinistra e la classe lavoratrice. In primo luogo, quello degli attacchi alle «insurrezioni» è un vecchio metodo per far abbattere la legge sul movimento dei lavoratori. Per esempio la costruzione dei depositi di armi della guardia nazionale nelle capitali di stato, nel primo Novecento, fu il risultato di un crescente movimento dei lavoratori, e dello spettro della rivoluzione russa del 1917.

In secondo luogo, dobbiamo domandarci: chi è più qualificato a sconfiggere un crescente movimento di estrema destra? Il politico capitalista di sinistra "antinsurrezionalista" o una classe operaia mobilitata e combattiva? I metodi puramente legislativi per respingere il fascismo non solo sono falliti ma storicamente sono stati usati contro la classe operaia. Oltretutto, assumere la lotta contro il fascismo in una direzione legislativa toglie autorità alla classe operaia e alla strategia del fronte unico e della mobilitazione di massa. Invece della costruzione del movimento, la classe operaia è smobilitata e il potere dello stato capitalista è rafforzato.

Perché esiste il fascismo? Quale scopo serve? Il fascismo è uno strumento della classe capitalista in crisi. Sia i capitalisti di sinistra che di destra nel momento della crisi conferiscono il potere al fascismo per salvare i loro interessi di classe, sebbene questo non sia il loro metodo di dominio preferito. Il fascismo è come un cane al guinzaglio. A volte essi allentano il guinzaglio e il cane avanza, altre volte tirano il guinzaglio indietro per trattenere il cane. Ecco perché è estremamente improbabile trovare uno scenario nel quale il governo assuma atti formali contro i gruppi fascisti. Anche se il governo segue questa direzione, l'effetto reale sarà quello di minacciare le basi legali delle proteste organizzate in generale.

Con le parole di Lev Trotsky: «La messa fuori legge dei gruppi fascisti avrebbe inevitabilmente un carattere fittizio: in quanto organizzazioni reazionarie, possono facilmente cambiare colore e adattarsi ad ogni tipo di forma organizzativa, dal momento che le sezioni influenti della classe dominante e dell'apparato governativo simpatizzano considerevolmente con loro, e queste simpatie aumentano inevitabilmente durante i periodi di crisi sociale... Una soppressione dei diritti politici e della libertà, non importa contro chi siano dirette inizialmente, alla fine inevitabilmente graveranno sopra la classe lavoratrice, in particolare sui suoi elementi più avanzati».


LEGGI STORICHE IN MOVIMENTO: L'EREDITÀ DI MARTIN DIES (3)

Durante il massiccio slancio del movimento operaio degli anni Trenta del Novecento, un movimento reazionario apertamente nazista nacque dalla crisi globale del capitalismo. Nel loro libro Right wing populism in America, Matthew Lyons e Chip Berlet abbozzano l'emergere della Commissione per le Attività Antiamericane (HUAC) (4), di come sia originata da una strategia di sinistra per rallentare il "pericolo bruno". Offrendo "un'alternativa" legale alle mobilitazioni antifasciste indipendenti della classe operaia, la commissione speciale sulle attività antiamericane autorizzò l'investigazione della propaganda nazista e altre attività di propaganda inizialmente prendendo di mira i Friends of New Germany e le Silver Shirts. Queste investigazioni condussero alla formale dissoluzione dei Friends of New Germany, i quali furono rapidamente ricostituiti come American Bund (5).

Usando l'apparato proprio di una commissione speciale, l'HUAC fu fondato nel 1938 sotto la presidenza del deputato Martin Dies Jr., un democratico del Texas. Ancora una volta con il sostegno della sinistra liberale "antifascista", la commissione Dies si mise presto al lavoro. Immediatamente dopo essere stata insediata, la commissione ascoltò testimoni che denunciarono "non meno di 640 organizzazioni, 483 giornali, e 280 sindacati dei lavoratori" di essere presuntamente "comunisti". Lo scopo di questa testimonianza era quello di rimuovere gli elementi radicali dal movimento operaio, che aveva appena raggiunto l'apice con l'ondata di scioperi iniziati a Flint nel Michigan, così come di promuovere i programmi del New Deal. Sotto Dies l'organizzazione dell'HUAC è rimasta famosa per aver chiesto al capo programmazione del progetto Federal Theaters se Christopher Marlowe, un autore teatrale del XVI secolo, fosse un membro del partito comunista.

Analogamente, in tutto il paese, gli stati e le comunità locali vararono leggi "antisovversive" che contenevano «sentimenti antifascisti ma in primo luogo bersagliavano la sinistra». Un tema comune nel definire la "sovversione" all'epoca era la non qualificabile nozione di "americanismo". Così il vero obiettivo di queste leggi erano immigrati, persone di sinistra, e gente contraria all'intervento degli Stati Uniti nella Seconda guerra mondiale. Questi sviluppi, molecolari e di carattere parlamentare, culminarono nella firma dell'Alien Registration Act, popolarmente conosciuto come lo Smith Act, nel 1940. Questa legge venne usata per sorvegliare milioni di lavoratori immigrati e per alimentare sentimenti interventisti. Come verrà illustrato di seguito, una delle maggiori caratteristiche dello Smith Act fu quella di fornire ampia giustificazione nella repressione degli attivisti comunisti.

Il testo dello Smith Act minacciava conseguenze penali e finanziarie «chiunque scientemente e deliberatamente sostenga, favorisca, consigli, o insegni il dovere, la necessità, la desiderabilità, o la correttezza di rovesciare o distruggere il governo degli Stati Uniti, [così come] chiunque, con l'intento di causare il rovesciamento o la distruzione di ogni detto governo, stampi, pubblichi, editi, emetta, faccia circolare, venda, distribuisca, o pubblicamente mostri qualsiasi cosa scritta o stampata che sostenga, favorisca, consigli, o insegni il dovere, la necessità, la desiderabilità, o la correttezza di rovesciare o distruggere il governo degli Stati Uniti con la forza e la violenza».

Il 22 giugno 1941, lo stesso giorno in cui le armate naziste invadevano l'URSS, ventitré leader del Socialist Workers Party furono arrestati con una serie di accuse connesse con l'opposizione all'entrata nella Seconda guerra mondiale, e con il sostegno alla rivoluzione mondiale. Queste accuse, che determinarono i primi arresti sotto lo Smith Act, furono un attacco da più lati sferrato dall'amministrazione Roosevelt e dalla burocrazia sindacale non solo contro l'SWP ma anche contro l'intero movimento della classe operaia industriale.

Per sette anni, a cominciare con la grande ondata di scioperi del 1934, l'SWP aveva guidato uno dei più dinamici movimenti operai sotto la guida dei trasportatori di Minneapolis. Essi rappresentavano una significativa minaccia per la capacità dei capitalisti di fare la guerra senza opposizione. Sarebbero stati i membri dell'SWP nell'esercito ad avere un ruolo alla fine della Seconda guerra mondiale nell'organizzare i soldati per chiedere la smobilitazione e il ritorno a casa. Gli imputati vennero condannati l'8 dicembre 1941, il giorno dopo Pearl Harbor. Si riteneva che li avrebbero impiccati.

Quando l'HUAC indagò invece i gruppi di estrema destra, come Lyons e Bertlet sottolineano, ciò fu fatto per guadagnare il sostegno della sinistra a un generalizzato attacco alle libertà civili, mentre veniva inoltre costruita una narrativa estremista di destra: "straniero" invece che "americano"; il primo doveva essere fronteggiato mentre l'ultimo poteva accomodarsi negli organismi dell'HUAC. Investigazioni condotte sul Bund nel 1939 o sul Ku Klux Klan nel 1942 aiutarono a giustificare il ruolo della commissione. In realtà, su oltre 50 estremisti di destra fermati per varie accuse di sedizione nei primi anni Quaranta, solo uno, George W. Christians, venne arrestato. Il resto delle accuse venne lasciato cadere per errori giudiziari (vedi sentenza Stati Uniti contro McWilliams) o assoluzione in appello ("Mankind United"). Lo stesso Dies implorò il mago imperiale del KKK, James Colescott, di ricondurre il gruppo "agli obiettivi originali del Klan".

Uno strumento concreto da questo momento in poi è il Foreign Agents Registration Act (FARA) (6), trasformato in legge nel 1938, che ha visto un grande aumento in casi rilevanti negli anni recenti. Il FARA è un esempio di legislazione costruita allo scopo di essere usata per condurre cacce alle streghe. Lo scopo originario venne spacciato come un quello di un mezzo di controllo più "democratico" per controllare l'opposizione politica rispetto ai mezzi dell'aperta repressione. Significato del FARA è costringere ogni persona od organizzazione legata a un "committente straniero" a riferire una quantità di informazioni altamente pervasiva al governo federale e ad annunciare "in modo evidente" di comportarsi da "agente estero". In caso contrario avrebbe ricevuto una sanzione.

Nel 2018, quattro enti ambientalisti senza fini di lucro furono costretti a registrarsi presso il FARA, fondamentalmente in ragione del fatto di aver incontrato gente di diversi paesi. Stando a un articolo della Duke Law Review, «il principale indizio contrario [al Natural Resources Defense Council, Inc., NRDC], che ha determinato la sua necessità di registrarsi al FARA, è che questa organizzazione è stata più critica verso la politica ambientale degli Stati Uniti che verso quella della Cina». Entrambi i maggiori partiti statunitensi sono stati rapidi nell'usare il FARA per perseguitare attivisti a guadagnare politicamente contro i propri avversari, ma da Biden in particolare ci si attende una grande espansione dell'utilizzo del FARA con il pretesto delle misure anticorruzione.

Il Partito Comunista degli Stati Uniti (CPUSA), stalinista, sostenne le iniziali leggi e azioni penali, invocando le più dure sentenze verso i movimenti filonazisti. Con una mossa opportunista, il CPUSA abbandonò anche la sua stessa strategia di difesa apartitica dei lavoratori. Il CPUSA plaudì all'arresto e all'imprigionamento dei membri del Socialist Workers Party, in quanto gli stalinisti sostenevano l'ingresso statunitense nella Seconda guerra mondiale come alleato dell'Unione Sovietica. Fu inoltre per essi un comodo mezzo per mettere un freno a un concorrente politico e sindacale. La militanza operaia costituiva una reale minaccia per il successo della mobilitazione bellica. Agli ordini di Stalin, il CPUSA collaborò in pieno con il governo degli Stati Uniti usando i suoi sostenitori nelle dirigenze sindacali per impegnarsi contro gli scioperi.

L'effetto netto di queste manovre fu di rafforzare lo stato, smobilitare i potenziali sostenitori operai degli attivisti antibellici, e offuscare il giusto modo per combattere veramente il fascismo. Infine, l'abdicazione da parte del CPUSA dal difendere i martiri della lotta di classe lasciò lo stesso partito in balia di severe repressioni di stato dopo la guerra. Il CPUSA venne praticamente spinto alla clandestinità durante il regno di McCarthy. A causa della sua strategia di collaborazione di classe, dell'iniziale sostegno alla caccia alle streghe dello Smith Act, e il generale del suo comportamento settario, esso fu isolato e frenato nel costruire una politica di difesa all'interno del movimento operaio.


I DISORDINI NELLA CAPITALE E LA REPRESSIONE DI STATO OGGI

In seguito ai disordini nella capitale e nel paese del 6 gennaio, la stampa padronale e quella della sinistra liberale si sono rapidamente messe in moto denunciando l'attacco alla democrazia borghese. Queste dimostrazioni sono state un tentativo consapevole da parte dell'estrema destra di mostrare i muscoli e creare uno spettacolo per incoraggiare il reclutamento per le strade. Se da una parte le proteste erano alimentate da vecchie idee razziste sulle frodi messe in pratica dai votanti di colore, esse non hanno minacciato seriamente lo stato borghese. Nondimeno, nei grandi giornali della sinistra liberale l'asse della discussione ha immediatamente ruotato intorno alla necessità del sostegno allo stato capitalista e all'opporsi a chi voleva smantellarlo. Le grandi corporations istintivamente hanno percepito la minaccia alla stabilità sociale rappresentata da potenziali disordini nelle strade e si sono mosse per isolare temporaneamente gli elementi più attivi fra i sostenitori di Trump nel Congresso e nei ranghi della destra estrema.

Praticamente l'intero Partito Democratico è stato impegnato nell'opporsi "all'insurrezione", alla "sedizione", e al comportamento antiamericano, in un clamore che, se pensato parallelamente all'isteria sulle influenze russe nella politica degli Stati Uniti, ha inquietanti similarità con l'iniziale giustificazione "antifascista" per la caccia alle streghe anticomunista, anti-neri, ecc. degli anni Trenta e Quaranta. Ci saranno forse poche serie azioni penali contro coloro che hanno partecipato all'invasione del Campidoglio, ma le conseguenze durature minacciano di essere un tentativo bipartisan di respingere indietro le più elementari libertà civili.

Come esempio della permeabilità di questo tipo di pensiero nella sinistra riformista, la deputata democratica Cori Bush, membro dei Socialisti Democratici d'America (DSA), ha proposto una normativa per investigare le assemblee elettive locali pro-Trump, basata su questo ambito di legittimazione della democrazia degli Stati Uniti. Questa proposta di legge, ampiamente sostenuta dai DSA, chiede che vengano perseguiti gli estremisti di destra sul presupposto che "il quattordicesimo emendamento della Costituzione dichiara che nessun individuo che sia stato coinvolto in slealtà o sedizione contro gli Stati Uniti può essere membro della Camera dei deputati... [e i membri del parlamento devono] essere devoti agli Stati Uniti, alla Costituzione degli Stati Uniti, alle regole della Camera dei deputati, e sostenere il giuramento d'ufficio".

Dovrebbe adesso essere ovvio che la normativa C. Bush, se adottata, potrebbe essere usata per tenere sotto controllo candidati indipendenti della classe operaia che potrebbero essere eletti nel prossimo futuro. Un membro eletto di un partito marxista rivoluzionario è un partigiano della lotta di classe che lotta per un programma rivoluzionario. Ogni degno programma rivoluzionario avanza la conclusione che il governo capitalista degli Stati Uniti dev'essere rimpiazzato da uno stato operaio. Perfino con le formalità legali esistenti, le leggi antidemocratiche di accesso alle elezioni rendono molto difficile la presenza indipendente di candidati della classe operaia.

In un senso più largo, lo stato e i governi locali stanno usando i disordini del Campidoglio come uno strumento per introdurre leggi antiprotesta destinate a fermare una mobilitazione come quella dell'estate 2020. The Intercept (7) riporta che nove stati hanno introdotto 14 decreti antiprotesta dal 6 gennaio in poi. Mentre questi decreti mirano formalmente a colpire le proteste di destra, in realtà essi mirano ai movimenti per la giustizia sociale. Ciò è palese in Florida, dove hanno atteso fin da settembre nell'agenda del legislatore.

I quattordici nuovi ed estensivi testi legislativi introdotti dal 6 gennaio giungono nel contesto di uno sfogo di nuove leggi antiprotesta degli ultimi cinque anni. Come reazione alle proteste di massa del NoDAPL (8) e del movimento Black Lives Matter, dal 2016 almeno 162 decreti sono stati introdotti in 42 stati. Gli effetti delle 26 leggi approvate in questo periodo includono addebiti aumentati per sabotaggio di oleodotti, per scritte su monumenti razzisti, per partecipazione ad accampamenti politici e blocchi stradali. C'è anche una sfilza di cosiddetti atti legislativi antisommossa che sono talmente generici da includere perfino le proteste pacifiche. Inoltre, le leggi introdotte quest'anno in New Hampshire, Missouri, Mississippi, Indiana e Florida creano nuove protezioni legali per coloro che usano la violenza contro i manifestanti, fino a includere la violenza mortale.


COMBATTERE IL FASCISMO, PROTEGGERE I DIRITTI CIVILI, COSTRUIRE IL MOVIMENTO OPERAIO!

La crisi del capitalismo non si placherà sotto il nuovo governo federale democratico. Il capitale è politicamente organizzato a ogni livello per continuare a sopprimere diritti democratici dall'alto, mentre mobilitazioni protofasciste contro i movimenti per giustizia sociale continueranno dal "basso". La classe operaia è l'unica forza che può combattere questa minaccia a due facce contro le libertà politiche, la salute pubblica e i diritti civili.

Un programma di azione per combattere il fascismo.

Il fascismo è interamente sconfitto quando lo stato capitalista è distrutto ovunque e il proletariato governa direttamente. Nello stesso tempo, il compito impellente dei rivoluzionari è conquistare la classe operaia a un programma di azione che effettivamente rappresenti una soluzione per la crisi di tutti quelli che vengono massacrati dalle banche e dalle multinazionali. Lo scopo di questo programma non è presentare riforme che siano "ben disposte" con il capitalismo, bensì indicare ciò che è possibile in una società che sia razionalmente organizzata. Solo mobilitando e organizzando la nostra classe attraverso lotte coraggiose che forniscano una reale visione di un futuro diverso di quello proposto dal capitalismo in declino possiamo strappare il popolo alla destra populista.

Allo stesso tempo, sono necessarie mobilitazioni contro i tentativi fascisti di tenere manifestazioni, dimostrare, perseguitare la classe lavoratrice e le comunità BIPOC (9). Tali mobilitazioni sono un'opportunità per costruire riunioni di massa con discussioni aperte su strategie e tattiche. Sindacati, comunità e gruppi dei diritti civili possono muoversi insieme per mostrare ai fascisti che non sono i benvenuti, senza concedere un grammo di giustificazione allo stato capitalista per l'estensione della sua capacità repressiva.

Ottimi esempi storici di tali mobilitazioni di successo sono le decine di migliaia di militanti organizzati contro l'estrema destra a Boston, San Francisco, e attraverso tutto il paese contro la dimostrazione "Unite the Right" del 2017 a Charlottesville, Virginia, e i 20.000 lavoratori, ebrei e attivisti mobilitatisi contro un meeting dell'American Bund al Madison Square Garden nel 1939.

Mobilitazione di massa per difendere i diritti civili.

Durante le proteste per George Floyd oltre 10.000 attivisti sono stati arrestati. Mentre molte delle accuse sono cadute, rimangono ancora un numero di manifestanti che fanno fronte a multe e a potenziali condanne alla galera. Ognuno di questi casi è un'importante opportunità per costituire ampie e non settarie coalizioni di difesa per far cadere tutte le accuse. Lo stato testa la propria capacità di arrestare militanti senza che ci sia opposizione. Ogni campagna di difesa riuscita darà ai lavoratori e agli oppressi maggiore fiducia, e nello stesso tempo spingerà i sindacati a essere coinvolti in questo tipo di lavoro. Allo stesso modo, tutte le organizzazioni che puntano a difendere i diritti democratici devono essere portate in piazza contro nuove leggi repressive e contro il rafforzamento di quelle già esistenti. Libertà di parola, di riunione, e di manifestazione sono risultati ottenuti con duri e spesso sanguinosi conflitti. Al contempo, la legge è solo una parte del conflitto di classe. L'attuale bilanciamento di forze è anche un fattore determinante nella possibilità di organizzare dimostrazioni. Se c'è un alto livello di organizzazione e solidarietà fra gruppi, su una base di classe, lo stato avrà maggiori difficoltà nell'isolare e reprimere diverse parti del movimento.

Combattere il capitalismo, costruire il partito dei lavoratori.

Mobilitazioni di strada e campagne di fronte unico sono assolutamente necessarie per aumentare l'esperienza e la capacità di lotta per lavoratori, disoccupati e oppressi. Allo stesso tempo, senza uno strumento politico indipendente, le lotte rimangono disconnesse e saltuarie.

Il Partito Democratico ha mantenuto la sua presa sui movimenti per la giustizia economica e sociale. Il compito più pressante oggigiorno per la classe lavoratrice è di rompere con l'oppressione di questo partito e colpire in autonomia, politicamente e organizzativamente. In mezzo ad un'ondata di persone che si organizzano contro la pandemia e nella lotta per la liberazione dei neri, con un crescente numero di giovani e di persone di colore nell'industria di base, i sindacati sono nella posizione di lanciare un reale contrattacco contro i colpi politici ed economici dei padroni. Questa lotta potrebbe essere organizzata attraverso un congresso nazionale di tutti i sindacati aperto ai lavoratori e ai disoccupati a prescindere dallo status di immigrati, per costituire un'organizzazione politica indipendente per la classe lavoratrice.

Senza indugiare, le organizzazioni di classe e del sindacato debbono respingere qualsiasi idea di "male minore" (10), e essere presenti alle elezioni con candidature di classe indipendenti. La presenza elettorale autonoma non solo oppone ai programmi capitalisti quelli della classe lavoratrice, ma da anche una larga protezione legale e pubblicità ai gruppi socialisti.

Presa nel suo insieme, la combinazione di questi orientamenti punta direttamente al bisogno immediato di forgiare un partito rivoluzionario che possa fornire la guida e la direzione per il movimento di massa di oggi.

Lo stato capitalista continuerà a spingere sulla condizione dei disperati che danno vita al fascismo, mentre incrementerà la repressione di quegli elementi che combattono per un futuro di speranza. Solo conducendo le lotte per la liberazione dei neri, per l'autodeterminazione indigena, e per il potere operaio alla loro conclusione l'umanità potrà iniziare a risolvere gli infiniti problemi che il capitalismo ha creato. Solo un ordine socialista, basato sulla pianificazione centralizzata e sul controllo operaio della produzione, può spingersi oltre gli stretti limiti imposti dalla società classista.





(1) Stop the Steal (fermate il furto) è una teoria complottista di destra diffusa negli Stati Uniti. La teoria sostiene che durante le elezioni presidenziali americane del 2020 si sia verificata una diffusa frode elettorale per negare la vittoria al presidente in carica Donald Trump sull'ex vicepresidente Joe Biden.

(2) George Novack (5 agosto 1905, Boston, Massachusetts - 30 luglio 1992, New York City) è stato un teorico marxista americano, importante figura del trotskismo statunitense. Ha fatto parte dal 1940 al 1973 del comitato nazionale del Socialist Workers Party, sezione USA della Quarta Internazionale.

(3) Martin Dies Jr. (5 novembre 1900 - 14 novembre 1972) è stato un politico texano e parlamentare democratico, fu il primo presidente della "Commissione per le attività antiamericane" dal 1938 al 1944.

(4) House Un-American Activities Committee (HUAC), "Commissione per le attività antiamericane", venne creata nel 1938 per indagare presunte slealtà e attività sovversive di privati cittadini, dipendenti pubblici, e di quelle organizzazioni sospettate di avere legami fascisti o comunisti.

(5) Il German-American Bund fu un movimento di ispirazione nazista organizzatosi negli Stati Uniti d'America a partire dal 1933, principalmente negli ambienti della comunità dei tedeschi americani. Finanziariamente sostenuto dal governo della Germania nazista, il movimento era incaricato di propagandare gli ideali del nazismo negli Stati Uniti.

(6) Foreign Agents Registration Act (FARA) è una legge federale del 1938 richiedente che agenti o rappresentanti di potenze estere "coinvolti in attività politiche o para politiche" manifestino le loro relazioni con i governi stranieri e informino sui relativi legami e finanziamenti.

(7) The Intercept, agenzia di stampa indipendente, inizialmente finanziata dal capitalista Pierre Omidyar, fondatore di EBay.

(8) #NODAPL, altrimenti noto come la protesta contro l'oleodotto del Dakota.

(9) BIPOC, acronimo di “black, indigenous and people of color” (neri, indigeni e persone di colore).

(10) vedi "voto utile" da noi.

Erwin Freed

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