Dalle sezioni del PCL

Emergenza Covid nel Basso Molise

Tutela dei lavoratori o tutela del profitto padronale?

6 Marzo 2021
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L’emergenza Covid a Termoli e nel Basso Molise per l’aggravarsi dei contagi e decessi sino alla dichiarazione della zona rossa dal 7 febbraio scorso continua a combinarsi con l’inaudita insufficienza delle strutture sanitarie e dei trasporti molisani.
La tragedia accaduta al giovane artigiano trentottenne della zona, che lascia moglie e tre bambini, purtroppo deceduto nel trasporto in ambulanza altrove, per saturazione dei posti letto in loco, è li a renderne emblematica testimonianza per tutti.

L’insufficienza dei tracciamenti e l'inadeguatezza rispetto alla tutela anti-Covid dei trasporti molisani privatizzati, più volte denunciata dai lavoratori pendolari, aggrava la situazione.
Come denunciato da un operaio di Termoli di recente, anche per fare un biglietto dell’autobus deve venire un addetto in auto e staccare i biglietti, con conseguente rischioso assembramento, nel mentre le linee sono insufficienti rispetto all'esigenza di diminuire il numero di passeggeri per viaggio.

Di fronte a questo scenario è sacrosanta l'esigenza di tutela della salute delle maestranze del Basso Molise, della FCA come di tutte le altre del consorzio industriale, che di fronte al fallimento ennesimo della sanità e dei trasporti molisani non può che concretarsi in una misura immediata: quella del fermo aziende del Termolese almeno finché durerà la zona rossa, assicurando la copertura del reddito dei lavoratori.
Nel contempo questa misura immediata deve legarsi alle lotte in corso sulla sanità e sui trasporti per la prospettiva di adeguarli quanto prima alle esigenze sia ordinarie sia dell’emergenza Covid, nell’ambito di una gestione pubblica e socialmente controllata, libera dalla ingerenze e dai tagli imposti dalla privatizzazione e dal profitto privato.

Unire le vertenze molisane delle maestranze aziendali con quelle in atto nei trasporti darebbe più forza a tutti i lavoratori in questa lotta.
Ed in questa direzione vanno sostenute tutte le iniziative che porranno in essere le maestranze del Termolese: si tratta di mettere in campo una forza uguale e contraria a quella dei padroni, che come già accaduto in altre parti d’Italia hanno lasciato che i lavoratori si contagiassero per non fermare le produzioni non essenziali (vedi in Lombardia dove la Lega su pressione di Confindustria ritardò la zona rossa nel bergamasco causando la tragedia che poi tutti vedemmo verso marzo dell’anno scorso).

Perseverare negli errori, come si dice, è diabolico. Ed anche in questo caso nel Termolese si è di fronte ad una scelta di fondo: tutelare la salute dei lavoratori o tutelare il profitto dei padroni?

Partito Comunista dei Lavoratori - Molise

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