Prima pagina

Nessun profitto sulla pandemia

Perché e con quali posizioni il PCL appoggia la petizione europea

3 Marzo 2021
profit_pandemic


Il PCL sottoscrive e sostiene la petizione europea “Nessun profitto sulla pandemia”, promossa da un variegato arco di forze politiche, sindacali, associative (1).

Sosteniamo la petizione perché condividiamo lo sdegno nei confronti dei colossi dell'industria farmaceutica da parte di milioni di lavoratori, di lavoratrici, di giovani, di anziani, tutti già penalizzati da servizi sanitari disossati, dall'assenza di personale sanitario e di strutture, dal fallimento dei sistemi di tracciamento, dalla distruzione della medicina territoriale e preventiva, dalle difficoltà e dai costi degli stessi tamponi, dall'obbligo di lavorare e produrre senza reali garanzie di sicurezza. E ora privati del diritto ad una vaccinazione tempestiva, generale, sicura, a causa della proprietà intellettuale dei brevetti, una proprietà su cui fa leva un pugno di monopoli farmaceutici, che prima hanno intascato dai rispettivi Stati enormi regalie pubbliche, senza le quali non vi sarebbe vaccino, poi hanno ottenuto da quegli stessi Stati contratti segreti su prezzi e responsabilità giuridiche per poter fare affari in tutto il mondo, e infine hanno persino disatteso le promesse di dosi pattuite nell'impunità generale.
Non esiste oggi al mondo scandalo sociale più grande del sequestro privato del diritto pubblico alla salute.

Per la stessa ragione non abbiamo alcuna illusione sui poteri di una petizione istituzionale. La Commissione Europea e i governi europei cui si rivolge la petizione sono gli stessi che hanno accordato alle grandi ditte farmaceutiche la piena libertà di profitto. Lo hanno fatto tutti i governi europei, nessuno escluso, dalla Francia di Macron alla Germania di Merkel, dall'Italia di Conte (e oggi di Draghi) alla Spagna di Sanchez e Iglesias.
Non sarà una petizione a cambiare la loro natura di comitati d'affari dei capitalisti. Lo stesso vale per i monopoli farmaceutici.
La petizione dice che «le grandi aziende farmaceutiche non dovrebbero trarre profitto da questa pandemia a scapito della salute delle persone». Ma le grandi aziende capitaliste esistono proprio, e solo, in ragione del profitto, sia che producano carri armati sia che producano farmaci e vaccini. La salute è l'ultima loro preoccupazione, e tale resterà.
La petizione afferma che «Non deve essere consentito a Big Pharma di depredare i sistemi di assistenza sociale». Ma i Big Pharma ingrassano proprio con risorse pubbliche ricavate dal taglio della spesa sociale, sanità inclusa; e controllano spesso direttamente o indirettamente l'enorme business della sanità privata a sua volta beneficiata dallo smantellamento di quella pubblica. La conversione morale dei Big Pharma è tanto improbabile quanto quella dei serial killer in angeli azzurri.

Insomma, l'idea che possa esistere un capitalismo umanitario opportunamente riformato è e resta una pietosa illusione, su scala nazionale e continentale. La drammatica esperienza della pandemia dimostra esattamente l'opposto, e cioè che il capitalismo è incompatibile con l'umanità e viceversa. E che l'unica alternativa vera è anticapitalista e rivoluzionaria. Il fatto che sia difficile realizzarla non toglie che sia l'unica soluzione possibile.

Cancellazione dei brevetti e della cosiddetta proprietà privata intellettuale!

Abolizione del segreto industriale e commerciale sulla produzione di farmaci e vaccini!

Diritto universale di vaccinazione, gratuita, tempestiva e sicura!

Esproprio dell'industria farmaceutica, senza indennizzo e sotto il controllo dei lavoratori!


Solo radicali misure anticapitaliste possono determinare una svolta vera nella lotta contro la pandemia. Solo un governo dei lavoratori e delle lavoratrici, su scala nazionale e internazionale, può realizzare compiutamente e sino in fondo tali misure. Ricondurre le rivendicazioni immediate a questa prospettiva generale è la ragione del nostro partito.

Con queste posizioni il PCL parteciperà a tutte le iniziative unitarie che si terranno attorno alla petizione “Nessun profitto sulla pandemia”, a partire dalla
giornata dell'11 marzo.



(1) https://noprofitonpandemic.eu/it/

Partito Comunista dei Lavoratori

CONDIVIDI

FONTE