Dalle sezioni del PCL

Azienda Veneziana della Mobilità disdetta tutti gli accordi integrativi aziendali

29 Gennaio 2021
AVM


Abbiamo appreso oggi della decisione di AVM, la società dei trasporti pubblici di Venezia, che conta come organico duemila lavoratori diretti più un altro migliaio dipendenti delle società controllate, di disdettare in modo unilaterale il contratto integrativo aziendale, con conseguenze devastanti sulle condizioni lavorative e salariali dei dipendenti (peraltro già colpiti da mesi di cassa integrazione).

Come sempre, i costi della crisi vengono scaricati sulle spalle dei lavoratori, oltre che sui servizi (già ampiamente tagliati). Il tutto, naturalmente, con il convinto avallo della giunta Brugnaro, incapace in questi mesi di far garantire dal governo gli stanziamenti necessari a fronteggiare il crollo delle entrate legate al turismo ma prontissima a calare la mannaia su migliaia di lavoratori.

Il Partito Comunista dei Lavoratori condanna senza riserve la decisione dell'azienda e della giunta, e si schiera incondizionatamente dalla parte dei lavoratori AVM.

È necessario organizzare subito la più ampia mobilitazione, superando gli steccati di sigla sindacale, per respingere l'offensiva. Di fronte alla violenza dell'attacco bisogna rispondere con forza eguale e contraria.

Questa aggressione avviene vigliaccamente con la copertura di leggi antisciopero liberticide, ma la forza dei lavoratori, uniti, organizzati e determinati, può spezzare qualsiasi catena.

Facciamo quindi appello alle organizzazioni sindacali affinché sfruttino immediatamente, per dare il via alla lotta, lo sciopero generale di oggi 29 gennaio da tempo indetto dal percorso unitario dell'Assemblea nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici combattive, e sostenuto sindacalmente dal SICobas e dallo SLAI Cobas per il sindacato di classe.

Non un passo indietro!

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Venezia Pietro Tresso

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