Dalle sezioni del PCL

Dopo il caso Castorina, annullare le elezioni!

17 Dicembre 2020
Castorina


Un’altra tempesta colpisce la città.
L’inchiesta della magistratura che ha portato all’arresto del consigliere comunale Castorina (PD) e che a detta degli stessi inquirenti è solo l’inizio, conferma lo stato di degrado non solo sanitario-ambientale ma anche politico-amministrativo della città di Reggio Calabria.

La notizia, diffusa proprio nel giorno in cui Il Sole 24 Ore, noto quotidiano rivoluzionario, colloca Reggio Calabria al 97° posto sui 107 della sua speciale classifica annuale sulla qualità della vita, non fa altro che ribadire quello che come PCL, da tempo inascoltati e spesso e volentieri non pubblicati, abbiamo sempre dichiarato: lo stato perennemente “emergenziale” in cui si trova la città metropolitana.

Una classe politica composta da inetti e da malfattori continua a mettere nel sacco la popolazione buggerandola con false promesse e ora con brogli nelle urne.

Prima ancora del caso Castorina, la vicenda del consigliere Massimo Ripepi presunto favoreggiatore di una squallida vicenda di abusi su minori. Questa l’identità del Consiglio comunale di Reggio la cui elezione è stata condizionata pesantemente da questo personale politico. Questo è lo scenario in cui il 14 febbraio 2020 si svolgeranno le regionali nelle quali una scellerata legge elettorale preclude la partecipazione a moltissime realtà. È questo lo scenario in cui hanno sfilato i commissari farlocchi della sanità.

In questo quadro il sindaco “eletto” si distingue solo per dichiarazioni vaghe ed estremamente imbarazzanti. È questa nei fatti la democrazia borghese!

Il PCL dice per l’ennesima volta basta alle bugie e al malaffare e auspica che i lavoratori prendano finalmente coscienza del quadro desolante che si presenta ai loro occhi (mafia, immondizia, Covid, brogli, etc…) e voltino pagina!

Solo una Reggio guidata dai lavoratori potrà far voltare pagina alla storia poco edificante della città degli ultimi decenni ed essere il faro per una rinascita morale, non solo locale ma anche dell’intero Mezzogiorno e dell’intero paese!

Il PCL chiede pertanto di annullare le elezioni del 20 e 21 settembre 2020 e la loro ripetizione per tutelare così quei candidati sindaci e consiglieri che sono state le vittime sacrificali di questa turpe vicenda.

Pino Siclari, Paolo Labrini - Partito Comunista dei Lavoratori-sezione di Reggio Calabria

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