Rassegna stampa

Solidarietà al portuale di Marina di Carrara licenziato

Mandiamo a scaricare container Bogazzi, Montezemolo ed Epifani

13 Marzo 2008

L'articolo è stato pubblicato quasi integralmente nella cronaca di Carrara de "La Nazione" del 12.3.'08, ed esprime il nostro punto di vista sul licenziamento del portuale Andrea Bogazzi (da non confondere col lo spedizioniere Bogazzi cui si riferisce il sottotitolo, "colpevole" di aver denunciato le precarie condizioni di sicurezza in cui lavorano i portuali di Marina di Carrara

Ci rendiamo conto che la proposta può apparire velleitaria ed anacronistica, specialmente in questi tempi di bipartisan peana alla libera impresa ed alle magnifiche sorti (e progressive) del neoliberismo rampante; tuttavia riteniamo che abbia una sua logica, certo non meno legittima di quella correntemente osannata dai media. Se le condizioni di lavoro al porto di Marina sono così ottimali, perché non ci vanno a lavorare Bogazzi ed il suo referente Montezemolo che, a nome della Confindustria tutta, ha elevato vibrate proteste contro gli annunciati (e tardivi, diciamo noi) provvedimenti del defunto governo Prodi in materia di sicurezza sul lavoro (forse la strage della Thyssen-Krupp non gli è sembrata sufficiente).
Ci chiediamo dunque, in nome di quale morale, certo non cristiana, ma nemmeno illuminista, gli imprenditori debbano godere di privilegi quali quelli che filtrano ogni tanto dai media: il succitato Montezemolo ha un reddito annuo 1500 volte superiore a quello di un operaio; i manager di Trenitalia e Alitalia percepiscono liquidazioni in milioni di Euro, ancorché responsabili del fallimento delle aziende da loro dirette; lo psiconano, per dirla alla Grillo, ha 32 ville in Italia e chissà quante all'estero. Ma che se ne fanno di tutti questi soldi?
Siamo contenti della solidarietà che sindacati e partiti 'di sinistra' esprimono al compagno Bogazzi Andrea, licenziato dalla Porto S.p.A. per aver detto ciò che tutti sanno, cui va peraltro tutto il nostro appoggio; ma dove erano questi signori quando si votavano gli accordi di luglio, quando si firmavano contratti che impongono gli straordinari, quando il governo Prodi, manco per finta pensava di reintrodurre la sanzione penale per i padroni inadempienti in materia di sicurezza sul lavoro abolite da Berlusconi?
E perché non è stato proclamato immediatamente lo sciopero in porto, come hanno fatto i portuali di Genova una settimana fa? Forse per aspettare momenti più “consoni” alle esigenze della Porto S.p.A., in omaggio ad accordi “bipartisan” azienda-sindacati?
Ecco quindi perché non ci dispiacerebbe vedere Bogazzi, Montezemolo, Bertinotti ed Epifani a scaricare container sulle banchine del porto.

Il Partito Comunista dei Lavoratori di Massa Carrara

Carrara, 13/03/2008

Paolo Vannucci

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FONTE

  • pvannuc@alice.it