Dalle sezioni del PCL

Elezioni a Cascina (PI), tra propaganda reazionaria e illusioni riformiste

Costruire l'alternativa

17 Settembre 2020
cascina


In questa tornata elettorale due comuni della provincia di Pisa rinnovano il proprio consiglio comunale: Orciano e Cascina, realtà quest'ultima che ha un peso economico e politico che merita un'analisi più approfondita.

Con quasi cinquantamila abitanti, Cascina è il comune più popoloso della provincia; costituisce con Pisa un'unica area urbana e grazie allo sviluppo dell'industria del mobile nel Novecento si trasformò da contado della ex Repubblica Marinara a città artigiana e con una discreta presenza operaia. Anche se la globalizzazione ha ridimensionato la manifattura locale, è ancora conosciuta con l'appellativo di “Città del mobile”.
Nel 2016 è stata una delle prime città toscane a svoltare politicamente a destra (con l'elezione dell'attuale candidata alla presidenza regionale Ceccardi) dopo una lunghissima amministrazione borghese di un centrosinistra impegnato prevalentemente a coltivare gli interessi dei consolidati potentati locali e sicuro di una ennesima riaffermazione. Decenni di abbandono di qualsiasi politica minimamente di classe e scarsa attenzione verso i ceti meno abbienti hanno però spianato la strada alla retorica reazionaria della Lega che ha così, per una manciata di voti, conquistato il comune per demeriti altrui. Una storia ripetutasi due anni dopo anche a Pisa.

L'amministrazione Ceccardi, durata peraltro poco meno di tre anni (fino all'elezione della sindaca al Parlamento Europeo, alla faccia del “prima i cascinesi”), è stata una galleria del grottesco.
Le tragicomiche foto sulla ruspa, gli spray al peperoncino regalati ai residenti dal comune per affrontare una non meglio identificata “criminalità cascinese”, le becere esultanze per aver estromesso un paio di famiglie straniere dalle graduatorie per le case popolari, la vigilanza privata assoldata per far attraversare i pedoni sull'unica via trafficata del centro (a pochi metri dalla caserma dei vigili urbani!) e altre pagliacciate propagandistiche leghiste sono servite solo a nascondere l'inadeguatezza di tutta la giunta, che tra l'altro ha ricevuto una certa visibilità mediatica nazionale grazie alle uscite della sindaca: dagli scivoloni sul fascismo alle farneticazioni nientemeno che sulla canzone “Imagine” di John Lennon!
Dietro tutto questo, la realtà fatta di sovvenzioni in denaro contante alle famiglie rom per spostarsi di qualche centinaio di metri a fronte dello smantellamento del sistema assistenziale che garantiva almeno qualche diritto e possibilità di inserimento; incapacità di curare adeguatamente il verde e un caso ancora aperto di sospetti rifiuti pericolosi sotterrati nei pressi della piscina comunale accompagnato da un penoso scaricabarile con l'Arpat; la desertificazione del centro contrastata con un inutile bando per rinnovare le suppellettili dei locali commerciali e finito (del tutto casualmente, s'intende) a foraggiare locali di parenti e pochi altri; il pretestuoso divieto di organizzare concerti all'aperto all'unico locale che riusciva a portare a Cascina pubblico da tutta la Toscana e regioni limitrofe; la situazione penosa degli impianti sportivi dalla palestra dell'Istituto Pesenti fino alla mancata realizzazione di una misera tribunetta al campo sportivo di Latignano.

Si potrebbe continuare, ma chi legge ha già compreso che stiamo parlando di una cattiva amministrazione borghese con l'aggravante di tratti xenofobi e reazionari. Un modello tragicamente esportato nella vicina Pisa, dove quotidianamente emerge tutta l'inadeguatezza e la pericolosità della destra.

L'alternativa a tutto questo non sono certamente il PD e i 5 stelle, principali artefici delle fortune leghiste, né la miriade di altre liste civetta messe in piedi artatamente (anche a sinistra del PD) per arginare l'astensionismo e chiedere ricompense in caso di appoggio al ballottaggio.
Così come per le regionali, anche alle comunali non diamo alcuna indicazione, ma al di là della scelta di chi si considera comunista di astenersi o meno, invitiamo i compagni a seguire e partecipare alle lotte di fronte unico. Alle iniziative di luglio sulla sanità, realizzate a Pisa insieme ad altre organizzazioni, seguiranno nuove azioni sui nostri territori nello spirito del percorso iniziato il 7 dicembre con il coordinamento delle sinistre di opposizione.
Creiamo insieme delle realtà che dalle periferie ai centri, dai luoghi di lavoro a quelli di aggregazione, soddisfino le esigenze di lavoratori, studenti e pensionati senza lasciare indietro nessuno nemmeno in questi tempi di crisi e nel pieno rispetto dell'ambiente e della salute.

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Pisa

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