Rassegna stampa

Ma Ferrando dovrà raccoglierle Niente firme per una lista comunista

(da Il Manifesto)

21 Febbraio 2008

La camera ha approvato un emendamento al disegno di legge di conversione del decreto sull'election day. Sparisce così l'obbligo di raccogliere le firme per la presentazione delle liste per tutti quei gruppi che hanno almeno un deputato e un senatore. La correzione (nel testo uscito dal Consiglio dei ministri erano richiesti due deputati o due senatori) consentirà di evitare la raccolta alla lista di Sinistra critica che può contare su un senatore (Turigliatto) e un deputato (Cannavò). L'emendamento, presentato da Cannavò, è stato votato da tutto il centrosinistra, l'opposizione si è astenuta, la legge passa al senato. Dunque la falce e martello di Sinistra critica sarà presente sulle schede elettorali e non sarà l'unica, visto che ci sarà anche quella del partito comunista dei lavoratori di Marco Ferrando. Che sarà anzi la sola a dover raccogliere le firme perché priva di una rappresentanza in parlamento. Invano Ferrando ha chiesto al parlamento di abbassare la soglia (duemila firme per circoscrizione), «i confini della democrazia - ha detto - non possono essere limitati alle sole rappresentanze parlamentari che hanno votato missioni militari e sacrifici, escludendo chi vi si è opposto coerentemente».

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FONTE

  • luca.prini@libero.it