Dalle sezioni del PCL

Il PCL alle elezioni comunali di Venezia

Da una parte sola: con le lavoratrici, i lavoratori e le masse popolari

26 Agosto 2020
busetto


Il Partito Comunista dei Lavoratori, coerentemente con la propria impostazione programmatica, si presenta in modo indipendente alle prossime elezioni comunali di Venezia, presentando un proprio programma e una propria lista.
In questa campagna elettorale il nostro candidato sindaco è il compagno Alessandro Busetto, RSU all'Università Ca Foscari di Venezia e coordinatore del sindacato CUB della provincia.

Il PCL partecipa a queste elezioni col preciso obiettivo di segnare la presenza di un punto di vista di classe autonomo e alternativo: quello dei lavoratori e delle lavoratrici, nativi e migranti, dei giovani precari e dei disoccupati, rispetto alle formazioni che si contendono la difesa degli interessi della borghesia veneziana. Questo tanto più di fronte alla subalternità, ancora una volta, della sinistra riformista agli interessi forti del centro borghese e liberale e della Curia.

Il comune di Venezia, pur essendo stato formalmente governato, nel recente passato, per venticinque anni, dal centrosinistra (giunte Cacciari, giunta Costa, giunta Orsoni) ha visto realizzarsi un sistema di potere caratterizzato dalla concertazione trasversale che ha coinvolto nella gestione amministrativa le destre, nelle diverse sfaccettature politiche, oltre che la Curia veneziana. Un sistema di potere a totale beneficio della classe borghese dominante. Un sistema contro i lavoratori, nativi e migranti, e le masse popolari ed oppresse. Non a caso abbiamo visto i consiglieri di tutti i partiti rappresentati in consiglio comunale, compresi quelli delle forze riformiste (PRC Venezia-Sinistra Veneta), votare delibere e regolamenti che favoriscono interessi speculativi, togliendo diritti per esempio ai lavoratori del settore turistico alberghiero e della ristorazione. Questo sistema di potere si è consolidato negli anni attraverso il lubrificante della corruzione e della speculazione (come emerso, in parte, dalla vicenda MOSE).

L'avvento di Luigi Brugnaro e della sua giunta di centrodestra ha visto accentuarsi le più nefaste delle preesistenti tendenze: attacco ai diritti ed ai salari dei lavoratori del comune e delle partecipate, aumento delle situazioni di criticità nei servizi pubblici (dai trasporti alla sanità), speculazione edilizia senza freni, incremento della pressione del settore turistico sulla città storica (con decine di nuovi alberghi tra laguna e terraferma), prosecuzione del transito delle grandi navi in Bacino San Marco, ulteriore deindustrializzazione di Porto Marghera, combinata col totale disinteresse dell'amministrazione per i temi della sicurezza e dei diritti dei lavoratori.
A ciò si aggiunge una gestione totalmente inadeguata dell'emergenza legata al CoVid-19, particolarmente evidente con riferimento all'ambito del trasporto pubblico.

La città di Venezia è dunque sempre più dominata dal terziario speculativo; il polo logistico e l'interportualità distruggono l'industria; la speculazione immobiliare distrugge il patrimonio ambientale, artistico-architettonico, sanitario e abitativo. Una città dove regna sovrana la precarietà e lo sfruttamento schiavistico dei lavoratori migranti.

Il PCL in questo quadro, nelle lotte e nella campagna elettorale, vuole rappresentare gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori, nativi e migranti, e delle masse popolari ed oppresse.

Partito Comunista dei Lavoratori - sezione di Venezia "Pietro Tresso"

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