Interventi

2 maggio 1519: muore Leonardo Da Vinci

Piccolo omaggio a uno dei più grandi geni della storia umana

2 Maggio 2020
Leonardo


Il 2 maggio del 1519 moriva Leonardo da Vinci, uno dei più grandi geni che la storia umana abbia mai conosciuto, anzi probabilmente il genio universale. Indagò ed eccelse in tutti i campi del sapere e della conoscenza, da quello tecnologico a quello scientifico; arti, musica, scultura, biologia, geologia, non c’è branca del sapere che non sia stata oggetto del suo studio geniale.
Numerosi sono i modi, le opere o le invenzioni con le quali potremmo ricordare il suo grande genio. Oggi vogliamo celebrarlo ricordando una sua favoletta, una specie di aforisma:

Un granchio si accorse che molti pesciolini, anziché avventurarsi nel fiume, preferivano aggirarsi prudenti intorno ad un masso. L’acqua era limpida come l’aria, e i pesci nuotavano tranquilli godendosi l’ombra e il sole.
Il granchio attese la notte, e quando fu sicuro che nessuno lo avrebbe visto, andò a nascondersi sotto il masso.
Da quel nascondiglio, come un orco dalla sua tana spiava i pesciolini, e quando gli passavano vicino li acciuffava e li mangiava.
– Non è bello ciò che stai facendo – brontolò il masso – Approfitti di me per uccidere questi poveri innocenti.
Il granchio non ascoltò nemmeno. Felice e contento seguitava a catturare i pesciolini trovandoli di un sapore prelibato.
Ma un giorno, all’improvviso, venne la piena. Il fiume si gonfiò, investì con grande forza il masso che rotolò nel letto del fiume, schiacciando il granchio che gli stava sotto.


Una rivisitazione in chiave comunista di questo aforisma vedrebbe il padrone essere impersonificato dal granchio, lavoratori e lavoratrici dai pesciolini, mentre il masso rappresenterebbe tutta la burocrazia sindacale che offre copertura e riparo al granchio (anche se a volte lo sgrida) ingannando così il pesciolino.
Solo la piena, cioè la rivoluzione, può spazzare via tutto il vecchio sudiciume ed offrire una nuova società nella quale i pesciolini si troverebbero a nuotare tranquilli e sereni al sicuro dalle insidie di granchi e massi immobili.

Attilio Armando Tronca

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